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Cronaca

I cinque luoghi più paurosi di Parma e provincia

Castelli, stanze nascoste, edifici che mettono a disagio solamente a vederli dall'esterno: ecco la nostra classifica. Aspettiamo di sapere i vostri luoghi della paura, in attesa della serata di Halloween

In attesa della serata di Halloween del 31 ottobre abbiamo scelto per voi i luoghi, di Parma e della provincia, che a noi sembrano i più paurosi. Castelli, stanze nascoste, edifici che mettono a disagio solamente a vederli dall'esterno, spazi affascinanti ma che suscitano angoscia in chi li attraversa. Ecco la nostra classifica: aspettiamo da voi lettori l'elenco dei vostri luoghi più spettrali, che più vi suscitano sentimenti di paura e disagio. 

Il Castello di Bardi 

E' uno dellle fortificazioni più imponenti e una delle più conosciute della provincia di Parma, una di quelle più in grado di suscitare sentimenti di paura e di terrore. Da più di mille anni è arroccata su un sperone di diaspro rosso, alla confluenza dei torrenti Ceno e Noveglia. Tra le stanze da visitare camminamenti di ronda, le torri, la piazza d'armi, il cortile d'onore porticato, il pozzo, la ghiacciaia, i granai, le prigioni e le sale di tortura. Particolarmente inquietanti ed interessanti sono gli strumenti di tortura posti in quel luogo: periodicamente all'interno del castello vengono organizzate serate a tema horror: streghe, vampiri e immancabilmente per il giorno di Halloween tantissime persone partecipano alle iniziative a tema 

L'ex manicomio di Colorno 

Era il 1873 quando l’Amministrazione provinciale di Parma, in seguito all’epidemia scoppiata in città, stabilì di trasferire provvisoriamente l’ospedale psichiatrico a Colorno, riadattando per l’occasione i locali dell’ex palazzo ducale e dell’ex convento di San Domenico. Oggi i locali dell'ex manicomio, visitabili in occasione di allestimenti di mostre fotografiche ed artistiche. La struttura porta i segni dell'abbandono e del degrado: le condizioni dI vita delle persone internate si riflettono anche in ciò che si vede oggi: la struttura è stata definitivamente abbandonata nel corso degli Anni Novanta. 

L'ex carcere di San Francesco 

Il carcere di San Francesco è stato attivo fino al 1993: dopo la chiusura giace in uno stato di abbandono totale: si possono ancora intravedere i segni della presenza dei detenuti all'interno della struttura fatiscente. In occasione della messa in scena di Autodafè di Lenz Fondazione lo spazio è stato reso fruibile e visitabile per la prima volta. Passare nelle stanze, un tempo adibite a celle, è inquietante e allo stesso tempo affascinante, dal punto di vista artistico. Un pò come l'ex manicomio di Colorno è un luogo un tempo di costrizione, ora rimane a testimonianza di un passato che non esiste più

L'area dell'ex Bormioli

Lo scheletro industriale della fabbrica crea soggezione e mette paura, soprattutto nelle ore notturne. Abbiamo deciso di inserire questo luogo, veramente spettrale, dopo le segnalazioni di alcuni lettori. L'area ex Bormioli, nel quartiere San Leonardo, abbandonata a sè stessa e spesso frequentata da giovani che entrano all'interno dell'area per cimentarsi nel parkour è fatiscente e pericolosa. 

L'ex scalo merci in viale Fratti 

A ridosso dei binari della stazione ferroviaria anche l'ex scalo Merci mette paura: così come ci hanno confermato alcuni lettori. Per chi abita in zona l'area è spettrale, soprattutto di notte e anche di giorno nella stazione invernale. Gli ammassi di materiali da costruzione, le reti e la struttura in sè contribuiscono a creare un'atmosfera ed un 'paesaggio' maledetto. 

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