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Cronaca

Università, 5 accademici nella classifica 'Highly Cited Researchers'

Buone notizie per la ricerca: cinque accademici dell'Ateneo di Parma figurano infatti nella classifica "Highly Cited Researchers" 2014 della casa editrice scientifica Thomson-Reuters

Buone notizie per la qualità della ricerca dell’Università di Parma, “premiata” nei giorni scorsi con un prestigioso riconoscimento indiretto. Cinque accademici dell’Ateneo di Parma figurano infatti nella classifica “Highly Cited Researchers” 2014 della casa editrice scientifica Thomson-Reuters.

La nota casa editrice americana, creatrice dell’ISI-Web of Science, pubblica ogni decennio una lista dei circa 3.000 accademici che ritiene di maggior “impatto” al mondo, basandosi sul criterio delle citazioni nei singoli ambiti di appartenenza:  un “ranking”, dunque, dei ricercatori più citati al mondo.

Nella lista 2014, uscita nei giorni scorsi, figurano 55 accademici di università italiane, dei quali cinque sono dell’Ateneo di Parma: Furio Brighenti, Daniele Del Rio e Nicoletta Pellegrini del Dipartimento di Scienze degli Alimenti, presenti nella sezione “Agricoltural Sciences” (che comprende nel complesso 5 italiani), Giuseppe Mingione del Dipartimento di Matematica e Informatica, presente nella sezione “Mathematics” (2 italiani nel complesso), Giacomo Rizzolatti, già ordinario di Fisiologia Umana nel Dipartimento di Neuroscienze, presente nella sezione Neuroscience & Behavior, nella quale figura come unico italiano.

Il riconoscimento per l’Ateneo di Parma è oggettivamente significativo, vista la massiccia presenza parmigiana nella classifica: il drappello degli accademici dell’Università di Parma presenti nel ranking è il maggiore, in chiave numerica, di tutti gli atenei pubblici italiani, superato solo dal numero dei ricercatori del CNR.

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