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Cronaca

Il 25 aprile parte dal parco intitolato a Bellini

La Festa della Liberazione 2021 porta a San Pancrazio, dove sorge un'area dedicata al partigiano "Bellini", Vice Comandante regionale del Comitato Volontari della Liberazione.

Nell’ambito delle celebrazioni del 25 aprile 2021 è stato intitolato a Giovanni Vignali il parco di San Pancrazio dall’assessore alla Cultura e Toponomastica Michele Guerra, alla presenza del presidente del Consiglio Comunale Alessandro Tassi Carboni, dei famigliari del partigiano "Bellini", del Presidente dell'Associazione Giuseppe Micheli,Eugenio Caggiati, e del Vice Presidente dell'ANPC nazionale Ferdinando Sandroni e con l'accompagnamento dell'armonica di William Tedeschi.

"Inaugurare un parco, dargli un nuovo nome non significa solo ridisegnare dei percorsi, ma riallacciare dei fili. E' un dovere che sentiamo con forza quello di far sì che la memoria passi attraverso le generazioni e si confronti con le istituzioni. La memoria di Giovanni Vignali si allargherà in autunno anche con nuove energie in linea che con le idee per le quali il partigiano Bellini si è battuto e anche, successivamente, si è impegnato come assessore. Questo parco nei prossimi mesi si intreccerà alle forze di Chilometro Verde che ridisegneranno questo angolo di Parma con un'idea una speranza di città nuova che si sposerà con la memoria di una storia, di una figura che Parma ricorda e che così continuerà ad essere raccontata". Ha sottolineato l'Assessore Guerra.

 Un 25 aprile, questo per San Pancrazio, che porta il ricordo dei cattolici della Resistenza parmense e che annuncia un progetto di bosco urbano a loro intitolato che farà ancora più bello questo angolo verde alle porte di Parma.

Giovanni Vignali (1908-1963), “Bellini” Vice Comandante regionale del C.V.L. (Comitato Volontari del Nord Emilia), nato a Felino (PR) il 17 settembre 1908.

È tra i primi ragazzi che nel 1925 aderiscono al neonato Movimento degli Esploratori Cattolici. Noto per la sua aperta e tenace professione di cattolico, per la sua fedeltà agli ideali cristiani, per la sua indefettibile presenza sulla breccia di tutte le battaglie da combattersi in difesa di quegli ideali, non aveva potuto non urtare contro lo spirito intollerante di un regime che stava facendo dell’Italia un campo di odi, di sopraffazioni e di violenze quotidiane. Proprio negli anni della montante marea fascista, Giovanni Vignali era stato tra i più animosi fondatori e dirigenti dell’A.S.C.I. (Associazione Scautistica Cattolica Italiana) entrando a far parte del primo Riparto Scout costituito presso l’Oratorio “Domenico Maria Villa” dei Padri Stimmatini divenendo uno stretto collaboratore di Padre Giuseppe Bertapelle (1860-1930) e Adolfo Saccenti (1901-1990), fondatori, nel 1924, del Riparto Parma 1 “Cardinal Andrea Ferrari”. Per questo l’8 settembre 1943, gettatosi nella lotta partigiana, fu animatore e capo delle forze cattoliche della provincia di Parma; appartenente al numero di coloro che, fin dai primi tempi della clandestinità, fondarono la Democrazia Cristiana Parmense, organizzò per mandato della D.C. la resistenza “armata” in Emilia e divenne Vicecomandante Regionale del CVL (Comitato Volontari della Liberazione) del Nord Emilia, con 30.000 uomini circa alle proprie dipendenze.

Finita la guerra fu nominato assessore comunale ai Lavori pubblici e commissario dell’ENAL.

Nel 1945 Giovanni Vignali (Lupo Vagabondo) insieme all’amico e compagno nella resistenza Don Ennio Bonati 1905-1950 (Gabbiano) e Rodolfo Vettori (1910-2009) partecipò al Comitato Promotore per la ricostruzione del Movimento Scout a Parma e redasse l’Atto di ricostituzione dell’ASCI Parmense, affiancando don Ennio alla guida del Rip.

Residente in Venezuela, morì il 28 novembre 1963 a pochi mesi dal suo rientro a Parma, a causa di un morbo incurabile. Per ricordare con gratitudine e riconoscenza questo grande “Maestro di vita” a Parma gli è stata dedicata la sezione cittadina del “Molinetto” e la Comunità di Parma del M.A.S.C.I.

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