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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

"Il 25 aprile per ritrovare l'unità nella sofferenza"

Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, sulla celebrazione in piazza: "Torniamo a essere cittadini e smettiamo di essere individui; anche nella rinascita"

Il 25 aprile a Parma è stato celebrato anche quest’anno con una cerimonia sobria e con una programmazione di eventi soprattutto on line, in linea con quanto previsto dalla situazione di emergenza sanitaria e dalle misure anticontagio coronavirus.

La Festa della Liberazione, momento fondamentale per la democrazia italiana, è stata una occasione in cui i parmigiani, pur distanti fisicamente, hanno potuto unirsi idealmente nei valori e negli ideali connessi a questa importante ricorrenza, che segna un momento cruciale della storia d’Italia e che è legata alla Resistenza, ai valori di libertà, uguaglianza ed alla lotta per la dignità ed i diritti dell’uomo, per la liberazione dal nazifascismo. Pertanto non si sono svolti, come già l’anno passato, cortei di piazza: il momento commemorativo è stato celebrato dalle autorità senza la presenza del pubblico. La cerimonia in piazza Garibaldi è stata trasmessa sulla pagina Facebook del Comune di Parma Città di Parma e dall’emittente televisiva locale.   

Le celebrazioni sono state precedute, venerdì 23 aprile, dalla posa delle corone d’alloro sui luoghi simbolo della Resistenza. Dall’intitolazione del parco Giovanni Vignali “Bellini” (nome di battaglia del Partigiano) a San Pancrazio, nella giornata di sabato 24 aprile.

Proprio nella mattina del 25 aprile è stato consegnato il riconoscimento al comandante Partigiano Bruno (Bruno Spadini) da parte del Comune di Parma e di tutte le Associazioni Partigiane.

In mattinata le autorità si sono date appuntamento al Monumento al Partigiano, in piazza delal Pace, per la posa della corona di alloro, a cui è seguita la posa di una corona di alloro al monumento ai Caduti di Tutte le Guerre, per raggiungere, poi, piazza Garibaldi.

Si è trattato di una cerimonia breve ma intensa, segnata dalle restrizioni legate all’emergenza pandemica.

Alla cerimonia contrassegnata dalla presenza del Corpo Bandistico Giuseppe Verdi, hanno preso parte il Sindaco, Federico Pizzarotti, il Prefetto di Parma Antonio Lucio Garufi; in rappresentanza del Presidente della Regione Bonaccini, l’Assessora Regionale alla montagna, aree interne, programmazione territoriale, pari opportunità, Barbara Lori; per la Provincia di Parma, in rappresentanza del Presidente, Diego Rossi, è intervenuto  Gianpaolo Cantoni, ed in rappresentanza di tutte le Associazioni partigiane cittadine, Raimondo Meli Lupi di Soragna.

Il Sindaco, Federico Pizzarotti, nel suo intervento (Pdf Allegato) si è soffermato sull’attualità dei valori legati alla “Festa della Liberazione”, sul tema della Resistenza, in un tempo, come quello attuale, ancora segnato della pandemia. La Resistenza, infatti, presenta diverse analogie con le restrizioni legate all’emergenza Covid che hanno limitato la libertà personale di ogni cittadino, libertà di circolazione, di relazione, la possibilità di starsi vicini nelle difficoltà e la paura di un nemico che è giusto e necessario combattere, in senso fisico o astratto, per riappropriarsi della propria vita.

Allora come oggi, i valori di libertà, democrazia emergono nella loro vitalità ed attualità per una comunità che ha saputo reagire e che guarda al futuro con fiducia nell’ottica di una ripartenza.

Il Prefetto, Antonio Lucio Garufi, si è soffermato sul 25 Aprile come data fondante per nascita di una nuova Italia, affrancata dal fascismo e dall’autoritarismo. “Oggi come allora – ha sottolineato – combattiamo un male pernicioso. Stringiamoci a coorte – come recita l’Inno Nazionale – per resistere, attraverso il rispetto di comportamenti semplici, per vincere la battaglia contro il virus, che non si è ancora conclusa. Anche oggi, come 76 anni fa, quando celebrammo i nostri morti per eroismo, celebriamo i caduti della pandemia”. La vittoria su di essa ci sarà solo attraverso una Resistenza consapevole e determinata.

L’Assessora Regionale, Barbara Lori, ha fatto appello ai valori fondanti della Repubblica contemplati nella Costituzione, nata dalla Resistenza e dalla vittoria contro il fascismo. “Dobbiamo fare riferimento ai valori di unità, coesione, solidarietà, Resistenza, responsabilità – ha rimarcato. E non dobbiamo, oggi come allora, perdere la fiducia e la speranza, in vista del riscatto e della ripresa del nostro Paese dopo la pandemia”.

Gianpaolo Cantoni, in rappresentanza della Provincia di Parma, ha ricordato che “non c’è popolo che abbia un futuro se non ha la coscienza del proprio passato. Il 25 Aprile è vivo e lo è nel pretendere il rispetto quotidiano dei propri diritti”. Ha ricordato l’esperienza del padre Partigiano ed ex deportato.

Raimondo Meli Lupi di Soragna, in rappresentanza delle Associazioni Partigiane Cittadine, si è soffermato sul loro ruolo oggi, sulla necessità di promuovere costantemente i valori della “Festa della Liberazione”, attraverso azioni culturali che sappiano tramandarne il senso, i contenuti e l’attualità. “La lotta contro il nazifascismo – ha detto – non può essere dimenticata, ma deve essere alimentata sempre”. 

Il Corpo Bandistico Giuseppe Verdi ha contrassegnato l’apertura delle orazioni con l’esecuzione dell’Inno nazionale. Alla loro conclusione ha intonato “Bella Ciao” ed ha concluso con “Il Piave”, in ricordo di tutti i caduti per la libertà ed anche in rifermento ai lutti della pandemia.

Il Campanone della Torre Civica ha segnato il momento con i rintocchi solenni.

Sempre oggi, domenica 25 aprile, a partire dalle ore 15 fino alle 19 in diretta sul sito web QuBìtv, al via l’iniziativa “Liberazione in streaming”il progetto a cura di Esplora Aps, realizzato in collaborazione con QuBìtv Associazione Vocinarte, con il sostegno del Comune di Parma, che vedrà alternarsi diversi artisti parmigiani ed emiliani come Marco Rovelli, Mara Redeghieri, Manìnblù, Rocco Rosignoli, Jaime Dolce. Canzoni originali, interpretazioni di altre canzoni, dal tema direttamente o indirettamente collegato alla libertà, alla liberazione e alla resistenza.

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