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Cronaca

In gruppo per derubare 14enni: presa la baby gang del centro

Nei guai quattro ragazzi: uno in carcere, tre agli arresti domiciliari. Avevano creato una 'banda' che minacciava ragazzi di 14, 15 anni, avvicinati con una scusa banale e rapinati di cellulari e portafogli. Il Procuratore: "Vere e proprie incursioni violente"

Sono finiti i raid della baby gang del centro: avevano terrorizzato i coetani con rapine violente nel cuore della città. Nei guai quattro ragazzi di vent'anni, tre agli arresti domiciliari e uno in carcere, rei di aver costruito un gruppo criminale dedito ad 'attività predatorie, gravi e odiose - dice il Procuratore Alfonso D'Avino -, svolte nella logica della sopraffazione nei confronti delle vittime, attraverso attività di vero e proprio bullismo".

Si tratta di un'attività articolarità che ha una triplice sottolineatura: si distingue per l'impiego di forze di polizia diverse, per la giovane età degli indagati e per la giovanissima età delle vittime. Tra novembre 2019 e marzo 2021, la baby gang ha messo a segno diversi colpi nei confronti di ragazzi di 14, 15 anni. Oggetto delle rapine: cellulari e portafogli. Il pretesto con il quale venivano avvicinati i giovani era abbastanza banale: gli si chiedevano delle patatine, o qualche euro, prima di sottrarre i beni alle vittime. 

"E' una grave forma di appropriazione del territorio - spiega il Procuratore Alfonso D'Avino - gli indagati provengono da zone vicine, uno in provincia di Parma, uno di Reggio Emilia. Sono vere e proprie incursioni per appropriarsi del territorio. Di qui la necessità forte di rispondere. Noi vogliamo riappropriarci del territorio, non vogliamo lasciarlo in mano alla delinquenza giovanile". L'accusa: reati di rapina aggravata, furto aggravato, lesioni personali, percosse e minacce, perpetrati in Parma, dal mese di novembre 2020 al mese di marzo 2021, in danno di soggetti minorenni.

L'operazione congiunta dei Carabinieri del Comando Stazione Carabinieri di Parma Centro e della Polizia locale di Parma, è stata data esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare applicativa di una custodia in carcere e tre arresti domiciliari, emessa dal G.i.p. del Tribunale di Parma, Dr.ssa Sara Micucci su richiesta della Procura della Repubblica di Parma, nei confronti di 4 ventenni (tre residenti in provincia di Reggio Emilia ed uno in provincia di Parma).

Le investigazioni hanno consentito di documentare la premeditata commissione dei reati, che hanno visto quali vittime alcuni giovani, tutti minorenni, colpiti in pieno giorno, con sfrontatezza e pervicacia. Il modus operandi, sempre identico e ben collaudato, era caratterizzato dall’individuazione delle vittime, giovani di 14/15 anni, che venivano accerchiati, creando in loro uno stato di confusione e timore, che consentiva di sottrarre il bene d’interesse individuato. In caso di reazione seguivano minacce e aggressioni fisiche, arrivando ad attendere la vittima fuori dagli Istituti scolastici, al fine di indurla a ritrattare in caso di denuncia. Gli arrestati hanno evidenziato assenza di scrupoli e, nonostante siano da poco maggiorenni, risultano già gravati da numerosi precedenti di polizia per reati c.d. predatori, ovvero furto, minacce, lesioni e porto di oggetti atti ad offendere. L’indole violenta degli indagati è stata altresì ricostruita mediante la consultazione dei cosiddetti profili social: basti pensare che uno di essi ha pubblicato un video in cui appariva nell’atto di maneggiare una pistola apparentemente vera. Peraltro, durante tutto il periodo preso in considerazione nessuno di essi ha mai evidenziato segno di ravvedimento.

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