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Cronaca Oltretorrente / Piazza Guido Picelli

Inaugurato nel cuore dell'Oltretorrente il monumento in onore di Guido Picelli

Dedicato all'eroe delle delle barricate del '22 un mezzobusto nel quartiere simbolo della Resistenza. Assente alle celebrazioni il sindaco Vignali, omaggi al combattente da parte dell'assessore Sommi

La storia di Parma è fatta anche da lui, figura valorosa che ha combattutto contro il fascismo nelle barricate  del '22. Guido Picelli, personaggio di rilievo che, a Parma,  organizzò gli Arditi del Popolo e fu una delle figure di rilievo nella battaglia contro le squadre fasciste, un simbolo della resistenza rimasto vivo nella memoria dei parmigiani e ricordato anche alle nuove generazioni. L'omaggio a lui dedicato, un monumento che lo raffigura, è stato inaugurato nell'omonimo piazzale alla presenza dell’Assessore alla Cultura Luca Sommi, il Presidente Nazionale dell’ANPPIA Guido Albertelli, oltre ai presidenti provinciali delle associazioni partigiane ANPI, ANPPIA, ALPI, APC, ANED. Parole di elogio da parte di Guido Pisi, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza di Parma. Assente alle celebrazioni il Sindaco Pietro Vignali

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Monumento Picelli


Un riconoscimento dovuto, afferma l'Assessore Sommi, per testimoniare un valore di libertà, significativo non unicamente per la storia della città ma a livello nazionale. "A lui vogliamo dedicare un monumento di grande significato storico e artistico. Giungiamo al termine di un percorso non senza problemi, ma oggi poniamo un mattone per la difesa della democrazia".

Appare, tuttavia, necessario non tralasciare le numerose polemiche che circondano tale omaggio, non da tutti gradito. Il monumento è una ricostruzione del volto di Picelli realizzata con la consulenza del professor Gianantonio Cristalli, attraverso la visione del calco che era stato effettuato sul viso del combattente da defunto, a cui è stato aggiunto un mezzobusto in giacca a cravatta, per raffigurarne in senso metaforico l'eleganza. Interviene in merito alla polemica anche il regista e studioso dell'eroe antifascista Giancarlo Bocchi: "Non so a chi sia venuta l’idea di trarre un monumentino dalla maschera funeraria di Picelli [..], ma per fare questa cosa orrenda e di cattivo gusto, non solo estetico, realizzata per di più da uno sconosciuto, Parma rinuncia al suo grande passato nell'arte per entrare nel totale analfabetismo estetico.
Credo che l'idea di mettere una maschera mortuaria sulla pubblica strada sia venuta a persona sicuramente affetta da pericolose psicosi. Da sempre sono stato un fautore del monumento a Picelli ma dico che questo monumento-insulto alla memoria dell'eroe parmigiano non si può fare. Con quell’assurdo monumento Picelli verrebbe ucciso per la seconda volta”.
E' datata maggio 2010 la lettera che Guido Picelli junior, nipote del combattente, scrive al Sindaco Vignali, "[..] vorrebbero fare un piccolo monumentino d’impronta d’altri tempi e d’autore privo di qualsivoglia biografia e di scarsa consistenza artistica. Perché l’opera di Giuliano Vangi che vinse il concorso internazionale per il monumento a Picelli negli anni ’80 non fu realizzata? Ho ormai 94 anni. Spero vivamente che grazie al suo autorevole e risolutivo intervento in pochi mesi potrò intervenire all’inaugurazione del monumento del mio amato zio Guido". Picelli junior è scomparso di recente senza veder realizzato il proprio desiderio, sentito come comune a quanti vorrebbero ringraziare suo zio, degnamente.

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