Tentano di incendiare una cascina con dentro un cane: arrestati due fratelli di Fidenza
Il motivo del folle gesto è la probabile vendetta per l'incendio dell'auto del compagno della madre
I due hanno poi anche preso a calci la cuccia, fortunatamente l'animale è riuscito a scappare. A dare l'allarme ai carabinieri della stazione del paese una vicina che ha prima ha visto i due giovani armeggiare e poi ha visto il fumo. L'intervento tempestivo dei militari ha impedito che le fiamme si propagassero. I ragazzi sono stati bloccati mentre si stavano allontanando: ad incastrarli un paio di chiavi e di occhiali lasciati all'interno. Addosso avevano un frangivetro, la bomboletta e un accendino. «Forse volevano vendicarsi dell''incendio dell'auto del compagno della madre avvenuto a Lugagnano il 26 dicembre 2016. I due probabilmente ritenevano il 39enne il responsabile e volevano fargliela pagare. Il tutto sarebbe maturato nell'ambiente del consumo di eroina in zona. Il responsabile del rogo dell'auto non è ancora stato identificato ma per i fratelli il colpevole era il 39enne e evidentemente hanno cercato di vendicarsi prendendosela anche con il cane», commenta il comandante della compagnia carabinieri dei Fiorenzuola, il maggiore Emanuele Leuzzi. Per i ragazzi, le accuse sono di tentato incendio privato, violazione di domicilio e porto di oggetti atti a offendere (il martelletto rompivetro di cui erano in possesso). I ragazzi - che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere - sono stati difesi dall'avvocato Monica Magnelli, la quale ha chiesto tempo per preparare il caso e passarlo alla collega di Parma che è difensore di fiducia della coppia di giovani. Il pm Paolo Maini, invece, ha chiesto la convalida dell'arresto e la custodia cautelare in carcere, poi accordata dal giudice. I giovani sono stati portati in carcere dagli stessi carabinieri di Lugagnano che li avevano arrestati.“