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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Inceneritore. Dall'Olio: "Inutile e maldestra battaglia legale di Pizzarotti"

Dopo la presa di posizione del Gcr quella di Nicola Dall'Olio, capogruppo del Pd in Consiglio Comunale e anima ambientalista del partito che ha sostenuto più di altri la realizzazione dell'inceneritore

Inceneritore. Domani, mercoledì 28 agosto, inizierà a bruciare rifuti. Dopo la presa di posizione dell'Associazione Gestione Corretta Rifiuti arriva quella di Nicola Dall'Olio, capogruppo del Pd in Consiglio Comunale e anima ambientalista del partito che ha sostenuto più di altri la realizzazione dell'inceneritore di Ugozzolo. 

"Beppe Grillo nel comizio Dies Iren -esordisce Nicola Dall'Olio- aveva promesso che per accendere l'inceneritore di Parma sarebbero dovuti passare sul cadavere del Sindaco Pizzarotti. Evidentemente istinto di conservazione e opportunismo hanno avuto il sopravvento. Pizzarotti ha preferito non immolarsi, smentendo le sue promesse elettorali, così come quelle del suo capo. Dopo aver condotto un'inutile e maldestra battaglia legale con i soldi dei contribuenti, che rischia di costare ancora più caro ai cittadini di Parma per le richieste di risarcimento danni milionarie da parte di Iren, dal 28 di agosto l'inceneritore di Ugozzolo potrà avviare l'esercizio provvisorio.
 
Se Pizzarotti avesse voluto davvero chiudere l'impianto, invece di condurre una battaglia legale, avrebbe dovuto ricercare una soluzione politica con IREN, società di cui il Comune è uno dei principali soci, mettendo sul piatto le risorse economiche necessarie e le alternative di smaltimento tanto decantate in campagna elettorale (i cinesi, l'Olanda...) Ma questa volontà e capacità politica non c'è stata e nel frattempo l'amministrazione comunale ha perso soldi e quasi un anno e mezzo di tempo trascurando tutte le altre questioni ambientali che incidono ben più dell'inceneritore sulla qualità dell'aria.
 
Da questa vicenda emergono però alcuni aspetti non negativi. La cittadinanza di Parma, dopo tutti i sospetti sollevati ad arte, può essere sicura che l'impianto é stato realizzato nel più completo rispetto delle leggi e delle procedure autorizzative. Le emissioni saranno monitorate in continuo e i dati saranno visibili sia sul web che su monitor pubblici ubicati presso la Provincia e il Comune. 
 
Siamo sicuri che il Sindaco Pizzarotti, in quanto massima autorità sanitaria della città, interverrà, come  d'obbligo, per fermare l'impianto nel caso vi fossero sforamenti dei limiti di legge o anche solo documentati rischi per la salute. Finché questo non avverrà, i cittadini di Parma non dovranno preoccuparsi più che per altre fonti emissive poiché vorrà dire che il Sindaco non ravvisa livelli o rischi tali da imporre la chiusura dell'impianto, come è nei suoi poteri. Di certo non di più che per le ben più pesanti emissioni connesse con il traffico veicolare, tema su cui questa amministrazione non ha fatto nulla, assolutamente nulla, tanto che risulta ancora vigente il piano della mobilità urbana di Vignali con la previsione della metropolitana.
 
Ma d'altronde cosa ci si può aspettare da un Sindaco che non sa mantenere nemmeno la sua principale promessa elettorale? E da un movimento che dopo aver promesso di rivoluzionare la politica vorrebbe ora, per editto del suo capo,  andare alle elezioni con il tanto deprecato porcellum, per mero opportunismo elettorale? Con quale credibilità possono dirsi diversi e pretendere di rinnovare il paese? Qui di cadaveri c'è solo la credibilità politica, di Beppe Grillo e del suo movimento.

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