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Cronaca

Inceneritore | Folli risponde a Bianco: "Aumenti tariffari? In contrasto con gli impegni presi"

Dopo l'approvazione della delibera all'unanimità dal Consiglio comunale contro l'arrivo dei rifiuti da fuori provincia l'Ad ha paventato aumenti se non verranno concesse le autorizzazioni per l'incenerimento di rifiuti da fuori provincia...

"In relazione all'intervista all'amministratore delegato Bianco -si legge in una nota dell'assessore Gabriele Folli- che commenta la mozione unitaria del Consiglio Comunale che chiede all’azienda di fare un passo indietro rispetto alla richiesta di adeguamento allo Sblocca Italia che porterebbe la capacità dell’impianto a circa 200.000 tonnellate in luogo delle 130.000 autorizzate ed all’allargamento del bacino di conferimento a tutta la nazione contravvenendo agli impegni presi dall’azienda in sede di progettazione, mi preme ricordare allo stesso che chi lo ha preceduto più volte anche pubblicamente ha ribadito che l’impianto sarebbe stato funzionale solo al territorio provinciale adeguandosi alla capacità necessaria anche in previsione di futuri incrementi della raccolta differenziata.

Che ora vada paventando incrementi tariffari se non verranno concesse le autorizzazioni richieste è di nuovo palesemente in contrasto con quanto i suoi predecessori avevano scritto, in particolare, con lettera prot. 000938 del 14/03/2011 a firma del Vice-Presidente Luigi Giuseppe Villani e del Direttore Generale Andrea Viero indirizzata all’allora Sindaco Vignali, in cui si confermava l’impegno assunto a mantenere con l’entrata in funzione degli impianti, tariffe di smaltimento in linea con quelle dell’anno 2008 al netto dell’inflazione.

Un’azienda seria basa le sue previsioni di ritorno dell’investimento sulla base di condizioni note ed ai tempi in cui si è proposta per costruire l’impianto non poteva pensare che nei 20 anni di vita media previsti per l’ammortamento dell’investimento non vi sarebbe stato un aumento della raccolta differenziata nella provincia di Parma.

Cambiare ora le carte in tavola a soli 2 anni dall’avviamento, solo perché nuove leggi ne danno la possibilità, non è a mio modo di vedere né serio né rispettoso nei confronti di un territorio che all’azienda da tanto in termini di utenti serviti in tutti i settori in cui opera (luce, gas, acqua, teleriscaldamento, rifiuti). Incontreremo a breve anche gli altri rappresentanti dei soci pubblici nel patto di sindacato affinchè la questione sia discussa a livello di governance e vengano rispettati i patti con il territorio.

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