Inceneritore, Iren controllore e controllato? Arpa: "Nessun conflitto di interessi"
Il presunto conflitto di interessi sollevato nei giorni scorsi da un consigliere regionale 5 stelle e dall'assessore all'ambiente Folli riguardano l'acquisto da parte di Iren Rinnovabili della ditta Studio Alfa, ditta incaricata a svolgere attività di controllo e analisi sull'inceneritore. Arpa e Iren precisano: "nessun conflitto".
"Non ci sono conflitti di interessi sui controlli" con queste parole Arpa, l'agenzia regionale di protezione ambientale, intende porre fine i dubbi sollevati nei giorni scorsi dall'assessore regionale m5s Gianluca Sassi e dell'assessore all'ambiente Gabriele Folli in merito al recente acquisto da parte di Iren Rinnovabili della ditta Studio Alfa.
La ditta reggiana è la ditta incaricata da Iren per svolgere i controlli sulle emissioni dell'impianto inceneritore di Ugozzolo. Il consigliere regionale Sassi e Folli ritengono non ammissibile che la ditta incaricata all'attività di analisi Studio Alfa e il gestore dell'impianto Iren siano sotto la stessa guida. Tale questione genererebbe un conflitto di interesse tra le due.
Arpa chiarisce, nella nota inviata alla stampa, che "al gestore del Termovalorizzatore di Parma (IREN Ambiente) compete necessariamente la scelta dei propri consulenti tecnici, ricaduta in questo caso su Studio Alfa per la sua consolidata affidabilità tecnico-scientifica". I controlli di Iren non esulano - precisa sempre Arpa - dai controlli di legge dell'autorità pubblica di competenza cioè Arpa stessa.
LA NOTA DI ARPA - Purtroppo si continuano a leggere sui media locali inesattezze ed approssimazioni sul tema dei controlli del termovalorizzatore di Parma, peraltro lesive dell’immagine di Iren. Prendiamo atto dell’ultimo comunicato di Federconsumatori e, a tale proposito, uniamo nuovamente il comunicato di Arpa diffuso ieri ove viene escluso categoricamente ogni conflitto di interesse.
Inceneritore di Parma, nessun conflitto di interessi sui controlli
Precisazioni di Arpa Emilia-Romagna
In merito alle notizie pubblicate sui media relative alle dichiarazioni del consigliere regionale Gian Luca Sassi sull'inceneritore di Parma, Arpa Emilia-Romagna intende precisare che nessun controllo o analisi è stata mai commissionata da Arpa alla ditta Studio Alfa di Reggio-Emilia.
Lo Studio Alfa di Reggio-Emilia non può quindi in alcun modo essere legato all'attività di Arpa sul Termovalorizzatore del Polo Integrato Ambientale di Parma, né su alcun altro impianto ubicato nella provincia di Parma.
Arpa effettua i controlli sulle emissioni dell'impianto in oggetto e le indagini previste dalla normativa vigente e nell'Autorizzazione Integrata Ambientale utilizzando esclusivamente i suoi tecnici e la strumentazione in suo possesso.
In relazione a quanto menzionato dal consigliere Sassi, ci preme evidenziare che l'Autorizzazione prevede che "i referti analitici... dovranno essere redatti da soggetto o laboratorio abilitato all'esercizio", senza ulteriori vincoli.
Durante i controlli svolti dallo Studio Alfa, Arpa ha come di consueto provveduto a fare un apposito sopralluogo, rilevando che le attività di verifica previste erano effettuate secondo la norma UNI EN 14181:2005 richiesta dalla legislazione per questo tipo di verifiche; apposita comunicazione in merito è stata inviata alla Provincia di Parma e per conoscenza al Comune e alla Azienda Usl di Parma.
Arpa quindi svolge e continuerà a svolgere la sua attività in modo autonomo e indipendente secondo quanto previsto per l'impianto in oggetto dalla normativa vigente e dalla Provincia di Parma, ente competente in materia, cui sono demandate eventuali modifiche dell'autorizzazione attualmente in essere.
Altra cosa è l’incarico affidato alla società Studio Alfa dal gestore del termovalorizzatore di Parma, ovvero IREN Ambiente SpA, che riguarda invece l’attività di monitoraggio dell’impianto finalizzata esclusivamente a garantire un duplice obiettivo:
1) il rispetto dei parametri di legge per quanto riguarda le emissioni in atmosfera;
2) il buon funzionamento del termovalorizzatore, la cui efficienza incide giocoforza sui parametri di cui al punto che precede.
Tale compito è per il gestore prescritto con assoluta precisione dal “Piano di monitoraggio e controllo dell’impianto” contenuto nell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) deliberata dalla Giunta provinciale nel 2008 (DGR n. 938 del 15/10/2008) che, al Punto D.3 (da pag. 115 a pag. 123), elenca con inequivocabile chiarezza tipologia e periodicità delle misurazioni da effettuare ma, soprattutto, individua il soggetto responsabile dei controlli in questione.
In base all’Autorizzazione della Provincia, il gestore:
- deve attuare il presente Piano di Monitoraggio e Controllo quale parte fondamentale della presente autorizzazione, rispettando frequenza, tipologia e modalità dei diversi parametri da controllare e secondo quanto riportato e definito in Allegato II “MonitoRem”;
- è tenuto a mantenere in efficienza i sistemi di misura relativi al presente Piano di Monitoraggio e Controllo, provvedendo periodicamente alla loro manutenzione e alla loro riparazione nel più breve tempo possibile.
In buona sostanza, al gestore del Termovalorizzatore di Parma (IREN Ambiente) compete necessariamente la scelta dei propri consulenti tecnici, ricaduta in questo caso su Studio Alfa per la sua consolidata affidabilità tecnico-scientifica. In nessun modo tali verifiche condizionano - e/o tanto meno sostituiscono - quelle eseguite dall’Autorità pubblica (ARPA) incaricata di rilevare e stabilire le rispondenze di quanto avviene presso l’impianto del PAIP di Ugozzolo ai parametri di legge. Infatti, come ribadito dall’Agenzia regionale stessa, “Arpa effettua i controlli sulle emissioni dell'impianto in oggetto e le indagini previste dalla normativa vigente e nell'Autorizzazione Integrata Ambientale utilizzando esclusivamente i suoi tecnici e la strumentazione in suo possesso”.