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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Cortile San Martino / Strada Ugozzolo

Inceneritore, in funzione a fine marzo. Il 9 gennaio Consiglio monotematico

Il vicepresidente di Iren Luigi Villani ha confermato che l'impianto verrà avviato a fine marzo. Sono cominciati in questi giorni i test 'a freddo' e a breve si proveranno anche i due forni 'a caldo'. Gcr: "Consiglio delle Responsabilità"

L'inceneritore delle polemiche, osteggiato dall'amministrazione comunale a 5 Stelle, Iren lo farà entrare in funzione a fine marzo, al massimo i primi di aprile. La conferma è arrivata dal capogruppo Pdl in Regione e vicepresidente di Iren, Luigi Villani, atteso in Consiglio comunale il 9 gennaio assieme al direttore generale Andrea Viero, per la seduta monotematica sull'inceneritore più volte rinviata. L'associazione Gestione Corretta Rifiuti dà appuntamento a tutti i cittadini sotto ai portici del Grano dalle ore 15.

Nell'impianto sono cominciati in questi giorni i test 'a freddo' e, entro meno di un mese, si proveranno anche i due forni 'a caldo' che, a pieno regime, tratteranno fino a 130.000 tonnellate di rifiuti l'anno. Iren annuncia in seguito anche un impianto di trattamento meccanico biologico (che separa il secco dall'umido) e la produzione di energia elettrica, che sarà ceduta alla rete nazionale. Slitterà invece a metà ottobre come previsto l'allacciamento alla rete del teleriscaldamento, a breve partiranno i lavori per l'ultimo collegamento fra l'impianto e la rete.

CASTELLANI: 'PER ORA NON CI SONO DATE'. Un annuncio unilaterale della multiutility. "Per ora non ci sono date, Iren non ha ancora inviato una comunicazione ufficiale", commenta in Provincia l'assessore all'ambiente Giancarlo Castellani, rivendicando l'iniziativa: "Saranno gli enti che hanno partecipato alla conferenza dei servizi, che si sono espressi favorevolmente per l'impianto, ad indicare tempi e modalità dell'avviamento della struttura". Villani però conferma: "I test sono iniziati e presto saremo pronti a partire. I test stanno avendo esito positivo". Il Gcr però non demorde: "Stiamo approntando un fascicolo con importanti documenti per impedire che l'impianto venga acceso - sottolinea Francesco Barbieri del comitato - atti che trasmetteremo alla Cassazione. Se non dovessimo riuscire a fermare l'accensione, lavoreremo con i nostri tecnici per monitorare l'impianto giorno per giorno e vi assicuro che lo faremo spegnere molto presto".

GCR: IL CONSIGLIO DELLE RESPONSABILITA'

Il 9 gennaio si terrà il consiglio comunale straordinario dedicato al tema rovente dell'inceneritore. Sono stati invitati i vertici di Iren, Usl, Arpa, tecnici e medici, affinché venga fatta chiarezza su un tema così importante per la salute e l'economia della nostra città. Il consiglio comunale è la sede istituzionale per eccellenza che richiede grande rigore.

Ognuno esporrà le proprie verità e se tali non saranno, emergeranno sotto gli occhi di tutti. Questa volta, a differenza della seduta precedente che si svolse nel marzo 2011, sarà tutto registrato e reso pubblico, mentre allora vietarono le riprese della seduta, che durò la bellezza di cinque ore. Il consiglio comunale è pubblico, dissero i capi-gruppo. L'incontro è pubblico, però è meglio non riprendere con le telecamere in diretta. I cittadini non devono sapere che i medici chiedono la moratoria contro la costruzione di inceneritori.

Non si deve sapere che Moniter ha evidenziato una associazione coerente e statisticamente significava tra livelli di esposizione delle emissioni di inceneritori e l' aumento di parti pre-termine. Non si deve sapere che la trasparenza negli inceneritori è una chimera ed esistono programmi per falsificare i dati delle emissioni.

Non si deve sapere che Parma parte da una situazione ambientale allarmante con il triste primato di tumori femminili. Non si deve sapere che l'Istituto Superiore di Sanità è assolutamente d'accordo con il dottor Burgio, pediatra e referente internazionale ISDE, nel sostenere che l'epidemiologia attuale non può pronunciarsi sulla pericolosità o meno degli impianti di nuova generazione perché i dati si avranno tra 15/20 anni.
Il fatto che manchino i dati non significa che non siano pericolosi.

Non si deve sapere che i membri di Moniter evidenziano l'associazione coerente e statisticamente significativa, ammettendo addirittura le lacune dello studio Moniter che colpevolmente non ha monitorato le diossine nelle matrici biologiche e non ha approfondito l'argomento delle polveri secondarie che si formano copiosamente in ambiente, oltre i filtri.

Il 9 gennaio dovrebbe venire anche il vescovo, non possiamo accettare la risposta che ci ha dato sui giornali la vigilia di Natale. Non è più tempo di frasi fatte e banali. Come si fa a tutelare la salute dei più piccoli con una industria insalubre puntata alle tempie? Non certo mettendo i vertici dell'azienda costruttrice dentro al Centro di etica ambientale.

Sono proprio le istituzioni, come il vescovo auspica, a dimostrare l'associazione coerente e statisticamente significativa tra livelli di emissioni di inceneritori e incremento dei parti pre-termine, quindi le risposte ci sono già ora. Con Iren in diocesi si legittima l'operato scellerato e si indeboliscono i laici cristiani (come li chiama lui) in cerca di verità. Se si allontanasse Iren dal Centro etica ambientale si indebolirebbe l'operato del gestore (ad oggi tutto fuorché trasparente ) e rafforzerebbe i laici cristiani che si battono da anni per la verità e grazie ai quali stanno emergendo reati impensabili fino a poco tempo fa?

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