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Cronaca

Inceneritore, controllo sanitario: giallo sulla quota del Comune

È stato presentato in Provincia il progetto di sorveglianza sugli effetti sanitari. La delibera, che avrebbe dovuto ufficializzare il finanziamento del Comune, non è mai stata portata in consiglio per cui adesso il rischio è che la quota non sia assicurata

Forse non lo si può fermare ma almeno lo si può controllare. È stato presentato oggi in Provincia il progetto di sorveglianza sugli effetti sanitari diretti e indiretti del termovalorizzatore di Ugozzolo. Il piano, elaborato dall’Ausl di Parma nell'ambito della convenzione siglata con la Provincia di Parma e Iren Ambiente per il controllo sanitario del Polo ambientale integrato, prevede un monitoraggio su due fronti: il controllo sulla filiera agricola e zootecnica e una sorveglianza epidemiologica sulla popolazione potenziale esposta alle emissioni dell’impianto del Paip.

“Questo progetto è la riprova di come la salute viene prima di ogni cosa. Tutte le parti in campo hanno lavorato e lavoreranno a garanzia della tutela dei cittadini”. A parlare è il presidente della provincia Vincenzo Bernazzoli accompagnato dall’assessore provinciale all’Ambiente Giancarlo Castellani e dal direttore generale dell’Ausl di Parma Massimo Fabi. “Presentiamo un progetto che non inizia oggi ma che è già iniziato – afferma Fabi -. Finalmente si affronta il problema del rapporto tra ambiente e salute. Questo dovrà essere solo la prima di una lunghe serie di iniziative”. Gli fa eco l’assessore Castellani: “Questo è un lavoro serio e impegnativo e consentirà di intervenire e di correggere qualora dovessero presentarsi anomalie e pericoli a tutela del territorio e delle persone”.

GIALLO SUI FINANZIAMENTI. Partito ufficialmente nel 2011, il progetto prevede una spesa globale di 334.022 euro di cui 306.022 a carico di Iren. Anche per quest’anno la quota maggiore spetta a Iren con un finanziamento di 140 mila euro, più un contributo di 7 mila euro da parte della Provincia e del Comune che però ancora non ha dato nessuna ufficialità: “Il monitoraggio del cantiere – spiega l’assessore all’Ambiente Gabriele Folli – è per noi di vitale importanza. Siamo favorevoli ad intensificare al massimo il finanziamento nel merito delle disponibilità economiche”.

Stando a quanto spiegato dai presenti in sala, il Comune aveva dato a suo tempo una disponibilità verbale, garantita dalla ex amministrazione per voce dell’ex assessore all’Ambiente Cristina Sassi. La delibera, che avrebbe dovuto ufficializzare questo finanziamento, non è mai stata portata in consiglio per cui adesso il rischio è che il Comune non possa mantenere la parola data: “Non conosco ancora i termini di questo accordo – conclude Folli - per cui prima di prendere qualsiasi decisione devo informarmi sullo stato attuale della situazione”.

Non conferma né smentisce l'assessore all'Ambiente ma intanto il piano c'è e bisogna portarlo avanti. A spiegare le modalità del monitoraggio Maurizio Impallomeni, direttore del Servizio Igiene pubblica Ausl del Distretto di Fidenza e coordinatore del progetto di sorveglianza sanitaria sul Paip: “L’obiettivo del Piano sarà quello di controllare l’eventuale presenza di alcuni inquinanti significativi sotto il profilo tossicologico umano identificando le possibili condizioni di accumulo degli inquinanti potenzialmente attribuibili al funzionamento del termovalorizzatore. La sorveglianza dovrà avvenire per tutto il periodo di attività ovvero per i prossimi 15, 20 anni e dovrà proseguire anche dopo la sua dismissione”. Finanziamenti del Comune permettendo.

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