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Cronaca

Inceneritore e rifiuti da fuori, Iren ignora la richiesta unanime del Consiglio comunale

Il Consiglio, nella seduta del 15 giugno, ha approvato all'unanimità la mozione per chiedere ad Iren di ritirare la richiesta di incremento dell'incenerimento di rifiuti ad Ugozzolo e l'arrivo dei rifiuti da fuori provincia. Da allora nessuna risposta dalla multiutility al Comune di Parma...

Il Consiglio, nella seduta del 15 giugno, ha approvato all'unanimità - cosa molto rara di questi tempi - la mozione per chiedere ad Iren di ritirare la richiesta di incremento dell'incenerimento di rifiuti ad Ugozzolo e l'arrivo dei rifiuti da fuori provincia. Da allora nessuna risposta dalla multiutility al Comune di Parma. Lo rende noto l'assessore all'Ambiente Folli che -in vista del corteo dell'11 luglio a Parma- ha sottolineato il silenzio di Iren. 

LA NOTA DELL'ASSESSORE FOLLI - "Il 15 giugno come è noto il consiglio comunale di Parma ha votato all'unanimità una mozione per chiedere ad Iren di ritirare la richiesta di incremento capacità di combustione e possibilità di ricevere rifiuti da fuori per l'inceneritore di Ugozzolo. La mozione è stata inviata a tutto il cda, al presidente Profumo ed all'amministratore delegato Bianco. Dopo quasi un mese ancora nessun segno di vita che arriva da quelle parti. Mi chiedo che senso abbia da parte loro proporre i comitati territoriali per cercare un dialogo coi territori quando poi ad un atto ufficiale non si ha nemmeno la decenza di dare una risposta interlocutoria.

Parma è uno dei territori più importanti per l'azienda in termini di clienti serviti nei vari settori ma sembra che nemmeno questo elemento sia considerato dal dott. Profumo rilevante per poter prendere in mano il telefono e chiamare il sindaco o l'assessore di riferimento per spiegare le risposte che darà l'azienda. E' evidente che il modello di multi-utility come è stato concepito in questo territorio abbia fallito l'obiettivo di mantenere il controllo pubblico su queste aziende che una volta quotate in borsa altro non possono fare che focalizzarsi su obiettivi meramente economici. Occorre riportare i servizi pubblici locali sotto il controllo pubblico a partire dai rifiuti dove andremo avanti decisamente in questa direzione chiedendo ad Atersir il riconoscimento dell'autonomia decisionale del Comune di Parma per determinare le scelte che impatteranno sul futuro del territorio per i prossimi 15 anni". 

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