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Cronaca

Inceneritore, i consiglieri regionali M5s: "Non molliamo il colpo neanche se ci sparano"

Oggi la conferenza stampa indetta dal Movimento 5 stelle con il Consigliere Regionale Gianluca Sassi e il Deputato Alberto Zolezzi sul problema dell'incenerimento: "Sul problema di cosa è stato conferito negli impianti di incenerimento ci sono 'indagini' ancora coperte dal segreto istruttorio che investono anche l'inceneritore di Parma..."

Il consigliere regionale m5s Gian Luca Sassi e il deputato Alberto Zolezzi sono intervenuti stamattina nella conferenza stampa indetta dal gruppo consigliare 5 stelle di Parma, all'incontro presenti anche il consigliere Marco Bosi e l'assessore Gabriele Folli. Sul banco degli imputati la richiesta autorizzativa di ampliamento del quantitativo di rifiuti avanzata dalla multiutility Iren per l'inceneritore di Ugozzolo.

L'autorizzazione è stata richiesta circa un mese fa all'Ente Provincia a seguito della nuova riforma ambientale del governo, il noto "Sblocca Italia" che, all'articolo 35 risolve il problema per la gestione rifiuti nazionale dando la possibilità di portare a pieno carico gli impianti esistenti, vanificando così il lavoro di tanti comuni locali nell'ottimizzazione del ciclo di rifiuti attraverso la raccolta differenziata.  

"Iren è ancora una società di controllo pubblico - interviene Marco Bosi - ma agisce come una S.p.A". Purtroppo la situazione della nostra città non è l'unica in regione" come Parma anche Forlì è nella stessa condizione - spiega il consigliere regionale Sassi-;come Movimento 5 stelle stiamo lavorando per aumentare la conoscenza e la sensibilizzazione riguardo a questa problematica affinché si faccia pressione sulle multiutility". L'articolo 35 del nuovo testo di leggi 'Sblocca Italia' che dà la possibilità ai gestori di impianti di incenerimento di portare a pieno carico i forni "non è ancora un decreto attuativo - sottolinea il consigliere regionale- e, anche per questo motivo continuiamo a lottare determinati affinché non diventi legge a tutti gli effetti". Appena arrivato in regione è il nuovo testo di leggi sul riordino degli Enti locali, in questo testo si attua un "gioco delle 3 carte" in cui si spostano competenze e compiti della Provincia sulla Regione quindi, conclude Sassi: "Si scaricheranno sulla Regione tutte le autorizzazioni rilasciate da Provincia, come quella per l'ampliamento del carico di rifiuti. Su questa serie di argomenti non molliamo il colpo neanche se ci sparano".

Ci sono sanzioni da parte della Comunità Europea, partite già da 10 anni, sulle politiche ambientali italiane: una riguardante le bonifiche delle discariche abusive non ancora attuate e una proprio sull'ampliamento del carico di rifiuti. "Inoltre esiste un coefficiente per inserire gli impianti nei territori che il governo non ha assolutamente preso in considerazione" commenta il deputato Zolezzi presente alla conferenza. Sul problema di cosa è stato conferito negli impianti di incenerimento ci sono 'indagini' ancora coperte dal segreto istruttorio che investono anche l'inceneritore di Parma. Rimane un altro problema segnalato anche dal documento dell'autorità nazionale anticorruzione: il contratto per la gestione dei rifiuti oramai scaduto è assegnato alla società senza aver indetto normale gara di appalto".

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