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Incidenti stradali Viarolo

Strage sull'Autosole, Morreale: "Non è incidente, si poteva evitare"

"Presenteremo un esposto perchè la protezione era una semplice recinzione", così il presidente dell'Associazione familiari e vittime della strada dopo la tragedia che è costata la vita a tre persone

"Per favore non usate il termine incidente per quanto successo ieri, quanto successo si poteva evitare". La denuncia è di Tonino Morreale, presidente dell'Associazione italiana familiari e vittime della strada, dopo la tragedia che ieri a Viarolo è costata la vita a tre persone dopo che un'auto è precipitata da un cavalcavia sull'Autosole. "L'evento era già abbastanza prevedibile visto che da anni con la nostra associazione segnaliamo questo problema - ha aggiunto Morreale - Nel 2008 avevo fatto presente alla società Autostrade la situazione, in particolare il caso di un altro cavalcavia in provincia di Parma del tutto simile a quello di Viarolo. Mi avevano risposto che non vi erano problemi di sicurezza, insomma non c'erano pericoli.

Ora dopo quello che è successo siamo pronti a presentare un esposto e stiamo organizzando le carte con i nostri avvocati. La mia paura è che dopo questi morti si continuerà a non fare nulla". Il cavalcavia dove ieri mattina è precipitata l'auto della 27enne Fiorentina Zoto era protetto da una sola rete di recinzione nel tratto che scavalca le due carreggiate dell'A1. Ben più protetto è invece lo stesso ponte nel tratto dove supera l'attigua linea ferroviaria dell'alta velocità e qui, pochi giorni fa, un analogo incidente stradale si era concluso solo con una vettura accartocciata contro le protezioni, ma nessun salto nel vuoto.

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