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Incidenti stradali Langhirano

Filippo Ricotti: un ragazzo educato e gentile con la passione per il calcio

Il giovane travolto ed ucciso da un'auto a Cascinapiano era figlio di Stefano Ricotti, presidente dal 1996 della Dalter Alimentari: giocava negli Juniores della Langhiranese

Qualcuno la mattina del 17 gennaio stava portando un pallone da calcio a Cascinapiano, nel luogo esatto dove è stato investito ed ucciso Filippo. Sull'asfalto i segni di una pozza di sangue: le ferite riportate nell'impatto con la 147 sono state fatali. Nonostante il tentativo di rianimazione sul posto il giovane è morto sul colpo. "Filippo Ricotti aveva tutta la vita davanti". Lo scrivono i compagni di squadra della Langhiranese Calcio, lo dicono gli amici, i compagni di classe, chi era più vicino a lui. "Era un ragazzo straordinario, educato e gentile". E' un coro unico quello delle parole riservate a Filippo, il giorno della sua tragica morte, una vita spezzata a 17 anni, a pochi metri dalla fermata dell'autobus, quello che prendeva tutte le mattine per andare a scuola. "Che la terra ti sia lieve". La famiglia di Filippo abitava a pochi metri dal luogo della tragedia avvenuta la mattina del 17 gennaio a Cascinapiano, nel Comune di Langhirano. Filippo era il figlio di Stefano Ricotti, presidente dal 1996 della Dalter Alimentari, storica azienda di Sant'Ilario d'Enza. La grande passione per il pallone, l'attività agonistica con gli Juniores della Langhiranese Calcio, società in cui Filippo giocava già dai tempi della scuola calcio, e tutto il resto: i sogni, i progetti per il futuro di un ragazzo di quell'età, una vita spezzata. Una famiglia disperata, che ha visto il figlio pochi minuti prima uscire di casa e poi ha ricevuto la tragica notizia. 

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