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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Cortile San Martino / Via Giulio Natta

Intercast, 2° giorno di blocco: "La vostra etica si chiama profitto"

I 59 lavoratori dell'azienda di via Natta, sui quali incombe il licenziamento per l'annunciata chiusura dello stabilimento, presidiano i cancelli giorno e notte: domani presidio in Piazzale della Pace alle 10.30

Hanno trascorso la notte davanti ai cancelli della Intercast di via Natta i lavoratori dell'azienda, controllata dalla multinazionale Ppg, che ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Parma. I 59 lavoratori, sul cui futuro incombono altrettante lettere di licenziamento, si stanno alternando davanti al gabbiotto della portineria dove ci sono i tornelli utilizzati fino a ieri per il passaggio. Sono determinati e combattivi e non intendono rinunciare facilmente al loro posto di lavoro. Domani mattina dalle 10.30 è previsto un presidio in Piazzale della Pace.

Da ieri mattina è in corso il blocco totale dei cancelli -nessuna merce o macchinario è uscito di qui- e un presidio ad oltranza che si pone l'obiettivo di far retrocedere l'azienda dall'intento di spostare all'estero la produzione delle lenti per occhiali da sole. I sindacati intercast chiusura presidio 21 marzo - ParmaToday
Filctem Cgil e Femca Cisl"

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li sostengono e sono presenti al presidio, insieme ai componenti del Comitato di solidarietà lavoratori in lotta. Tra ieri e oggi tanti lavoratori di altre aziende in crisi, singoli cittadini e gruppi politici e sindacali hanno portato la propria solidarietà. Si sono visti anche i lavoratori della Cft, in vertenza per il rischio di 36 licenziamenti. Per ora dall'azienda nessuna risposta: il 29 marzo dovrebbe partire la procedura di mobilità per i 59 lavoratori, il 4 aprile è previsto un incontro con la proprietà mentre il 12 aprile un Tavolo istituzionale.

"Crediamo che in questa l'iniziativa più efficace per far sì che l'azienda torni sui suoi passi -sottolinea Vincenzo Vassetta, segretario provinciale Filctem Cgil- fosse bloccare le merci e far cessare ogni attività in corrispondenza della chiusura del mese. L'impresa è abbastanza disperata ma mettiamo in campo questa e altre iniziative, previste già dalla settimana prossima. L'età dei lavoratori dell'Intercast è proprio quella fascia che va dai 40 ai 50 anni per i quali la riqualificazione, anche in momenti più felici di questo, è complicata. Se il 4 aprile, giorno dell'incontro con la proprietà, si determineranno le condizioni per una trattativa condivisa dalla gente ne discuteremo ma l'obiettivo è impedire la chiusura dello stabilimento".

IL COMUNICATO DEI LAVORATORI INTERCAST/PPG

Esasperati dalle continue manovre di esternalizzazione, dalla estemporaneità delle iniziative manageriali e da come queste si manifestino, consistendo essenzialmente in licenziamenti che nulla hanno a che fare con le nostre capacità produttive e di performance i dipendenti PPG di Intercast Europe sono entrati in sciopero ad oltranza con blocco dei cancelli. La mancanza di un piano industriale, più volte richiesto, racconta o di una capacità manageriale più sedicente che reale o di una incofessabile volontà di chiusura dello Stabilimento di Parma. Mentre i lavoratori venivano considerati come costi da tagliare, i dirigenti non rinunciavano a nessuno dei loro privilegi, ivi comprese le  nuove  auto aziendali. Se questo è il quadro, appare evidente che la risposta dei Lavoratori agli assalti padronali non può che essere frontale e antagonista, e comprenderà ovviamente azioni di una consegueziale radicalità, non escludendo i blocchi stradali e iniziative volte al boicottaggio dei prodotti riconducibili a PPG, come Safilo, Julbo, Decathlon , Prada, Luis Vuitton, Gucci ed altri. I dipendenti chiedono il termine di qualsiasi esternalizzazione e un nuovo piano industriale realmente orientato alla completa valorizzazione delle nostre capacità professionali, per le quali si siamo sempre contraddistinti.

INTERCAST, INTERVISTA A UN LAVORATORE

Intercast, blocco dei cancelli 27 marzo


 

 

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