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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Bagnacani, un attivista critica l'alto compenso. Folli: "Siamo saliti sul treno in corsa"

Alessandro Guardamagna, attivista dei 5 Stelle: "Non può percepire uno stipendio di 123.000 euro in barba ai principi del Movimento". Il Comune di Parma precisa che il neo vice presidente di Iren percepirà 'solo' 40 mila euro fino a giugno

Lo stipendio di Lorenzo Bagnacani, vice presidente di Iren di nomina grillina è lo stesso del suo predecessore Luigi Villani: ne avevamo parlato qualche giorno fa. Ora arrivano le prime critiche interne al Movimento 5 Stelle. Alessandro Guardamagna, attivista del Movimento 5 Stelle, lo critica aspramente: "Non si può lasciare che uno che percepisce uno stipendio di 123.000 euro lo faccia in barba ai principi del Movimento 5 Stelle. Non discuto le competenze di Bagnacani, "che non conosco - ha scritto l'attivista - ma il principio. O rinuncia a una parte dei compensi, come tutti, oppure deve essere rimosso. La Giunta Pizzarotti deve affrontare tale questione con responsabilità".

LA REPLICA DEL COMUNE. Al Comune di Parma fanno notare che la critica è sacrosanta, ma mettono i puntini sulle 'i': innanzitutto, l'incarico di Bagnacani è a termine, solo tre mesi fino al termine di giugno, dunque costerà molto meno, circa 40.000 euro. Poi la Giunta a 5 Stelle, quando è arrivata un anno fa, ha trovato decisioni già prese ed è dovuta salire sul treno in corsa. Dunque, precisa l'assessore all'Ambiente, Gabriele Folli, la questione andrà affrontata con i nuovi vertici della multiutility a fine giugno. "E' un argomento da trattare una volta approvata la nuova struttura governativa di Iren - sottolinea Folli - e anche se il Comune, essendo un singolo azionista, non ha il potere di decidere quanto le tre figure apicali della società debbano percepire, siamo dell'idea che una riduzione degli stipendi possa essere un punto di partenza per una visione della struttura più sobria e sostenibile". 

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