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Cronaca

L'ex ispettore 70enne fa causa al Comune: Manuele vuole 150mila euro

Vignali gli aveva dato il benservito nel luglio scorso dopo l'esplosione dello scandalo tangenti. Ora Stelio Manuele, già assunto tra le polemiche per la sua età nel 2007, chiede i danni al Comune

Nuova organizzazione del Comune: i dirigenti usciti dalla porta rientrano dalla finestra - ParmaToday
"La nuova organizzazione infatti non prevede più la figura dell'Ispettore generale. Inoltre i requisiti di dipendente comunale dell'attuale ispettore generale, in particolare l'età, non sono conformi al lavoro nella Pubblica Amministrazione", così scriveva il Comune il 7 luglio scorso dando il benservito all'ispettore generale, Stelio Manuele, dopo l'azzeramento dei vertici voluto da Vignali in seguito alla bufera tangenti abbattutasi sull'amministrazione.

Ma lui, Stelio Manuele, non ci sta. E a 71 anni suonati si è rivolto al giudice del lavoro chiedeno 100mila euro di risarcimento per danni di immagine e danni biologici, più 50mila euro per i mancati emolumenti che gli dovevano essere riconosciuti in qualità di ispettore e membro del Nucleo di Valutazione. L'udienza davanti al giudice si terrà il prossimo 6 settembre.

L'assunzione di Emanuela con un contratto da dirigente aveva suscitato non poche polemiche già nel 2007, quando fu messo a capo dell'Ispettorato Generale a 67 anni.

 

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