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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Oltretorrente / Via Santa Maria

Cultura, gli utenti della Civica: "Chiudete l'Istituzione Biblioteche"

"La politica torni ad essere in carico all'assessore competente". Non ci sono soldi? "Quelli per la manutenzione straordinaria del Teatro Shakespeare si sono trovati"

Il Comitato di utenti della Civica 'Leggere tra le ruspe' e l'Ambulatorio dell'Ospedale Vecchio chiedono la chiusura dell'esperienza delle Istituzioni Bblioteche, l'ente creato dall'amministrazione Ubaldi che ancora oggi ha la responsabilità della gestione delle biblioteche cittadine e verso il quale in passato non sono mancate critiche anche aspre da parte di utenti e cittadini.

"Nel corso dell'ultimo anno -sottolinea il Comitato- abbiamo visitato biblioteche di diverse città e paesi dell'Emilia Romagna. In particolare le realtà di Modena e Reggio, città di dimensioni paragonabili alla nostra, ci sembrano indicative. Il patrimonio librario, le strutture informatiche, la qualità del servizio, gli orari di apertura, l'accessibilità, l'elevato numero di biblioteche nei quartieri di periferia, l'elevatissimo numero di prestiti...: questi e numerosi altri aspetti ci sembrano evidenziare il ruolo centrale delle biblioteche civiche nella politica culturale di queste città.

Tenendo presente che in nessuna delle due esiste un'Istituzione Biblioteche (presente invece in città molto più grandi di Parma) e che in entrambe la materia è gestita dall'assessore alla Cultura. Considerata l'inefficacia dell'Istituzione nel fermare la decadenza del sistema bibliotecario cittadino, che ha duramente pagato una politica basata su grandi e costosi eventi; la collocazione del plesso principale dentro un monumento che doveva essere privatizzato; l'ignavia delle principali istituzioni culturali. Chiediamo che anche nella nostra città questo importante aspetto della politica culturale torni a essere direttamente in carico ad assessore competente. In mancanza di esso, se ne trovi uno.

Rispondendo a due comode scuse, concludiamo. Sfruttare (ancor di più) il volontariato? A coloro che pongono l'accento sulla necessità di sostituire il lavoro retribuito con il lavoro dei volontari, facciamo presente che questo è già abbondantemente utilizzato nelle biblioteche di Parma. Pare interessante l'esempio della biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, che si avvale di personale volontario per compiti soltanto ausiliari, che regolarmente presenta (e vince) progetti di Servizio Civile, ed è strutturata in modo tale che, qualora i volontari vengano a mancare, i servizi si possano mantenere allo stesso livello previsto dalla locale Carta dei Servizi.

La classe imprenditoriale reggiana contribuisce inoltre con donazioni - circa 100.000 euro all'anno: gli "Amici della Panizzi" - a incrementare il livello di un servizio già ottimo (e senza pretendere di privatizzarne una parte). Consapevoli della situazione economica, non chiediamo certo, come il vecchio assessore Sommi, la "biblioteca più bella". Semplicemente crediamo che una città con quasi duecentomila abitanti e con trentamila studenti universitari debba offrire un servizio di livello, se non europeo, quantomeno emiliano. "Mancano i soldi" è una frase che si sente spesso, a fronte delle proposte dei cittadini. Però i soldi per la manutenzione straordinaria del nuovo teatro Shakespeare si sono trovati (delibera di Giunta 38/7 del 25 gennaio 2013). E come fare senza?"

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