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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Gli negano lo status di rifugiato: ora rischia l'espulsione

Didier (nome di fantasia) è arrivato l'anno scorso dalla Costa d'Avorio, paese in cui Onu e Amnesty denunciano uccisioni e torture contro gli oppositori politici. La sua domanda è stata rifiutata: grazie all'Avvocato di strada spera nel ricorso

E' arrivato in Italia l'anno scorso, nel 2015, con gli sbarchi nel Mediterraneo e poi a Parma. Didier (nome di fantasia) nel suo Paese, la Costa d'Avorio, ha subito trattamenti inumani e degradanti come oppositore politico. Secondo svariati rapporti del'Onu e di Amnesty International in Costa d'Avorio avvengono da anni torture nei confronti dei dissidenti politici, uccisioni arbitrarie e fucilazioni. Didier ha trovato ospitalità da un'associazione che ha sede in provincia di Parma; qui c'è anche una cooperativa di lavoro convenzionata con i Centri di accoglienza, nell'ambito dei progetti della Prefettura. Ha presentato domanda per il riconoscimento dello status di rifugiato politico ma non è stata accettata: è stata rigettat anche la domanda per la protezione internazionale. Ora Didier sta preparando il ricorso, grazie all'aiuto dell'Avvocato di strada che, ogni giorno, segue casi come il suo. "Per ora è ospitato ma se il ricorso non dovesse essere accettato lui rischierebbe di diventare un senza documenti. La prima domanda è stata respinta ma nel tempo che intercorre tra il rifiuto e il ricordo per i migranti è valido il permesso di soggiorno temporaneo rilasciato dalla Questura, proprio allo scopo di fare domanda. Nel caso il permesso non fosse rinnovato, in conseguenza di una decisione definitiva di negazione dello status di rifugiato, rischierebbe un decreto di espulsione proprio nel paese, la Costa d'Avorio, dove ha subito le violenze".


 

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