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Cronaca

L'autista del 118: "Vi racconto la mia esperienza alla guida di ambulanze ai tempi del Covid"

Luca Bellingieri: "La gente salutava i propri familiari senza sapere se ci fosse stata possibilità di rivederli"

“Non ho una storia da raccontare, o meglio: non ne ho una in particolare. Le storie che ho vissuto sono state tutte diverse, ma in quasi tutte c’erano le stesse scene”. Luca Bellingeri è il presidente dell’Assistenza Pubblica, quando lavora da volontario guida ambulanze. E ne ha guidate parecchie in questi mesi di emergenza sanitaria, scanditi dal suono sordo delle sirene che hanno attraversato la città vuota diventando colonna sonora di un silenzio rumoroso. “Ogni servizio è stata una storia a se stante - dice Bellingeri a ParmaToday.it – e tutte sono state segnate da episodi che porti dentro per tutta la vita. Io ho vissuto tutto dalla mia prospettiva di autista, non ho visto granché ma ho sentito tutto. Abbiamo assistito tante persone che lasciavano la propria casa, soprattutto quando l’emergenza si è conclamata e gli ospedali si riempivano. E’ stato allora che le persone hanno capito la gravità della situazione. Le persone lasciavano i propri cari senza la possibilità di essere seguiti e senza sapere se avessero potuto rivederli, questo penso che abbia segnato ciascuno dei volontari che hanno prestato servizio nelle ambulanze. Ci si ritrova soli con persone che sono impaurite. Erano sole anche loro. Tanta gente dalle finestre ci incoraggiava, applaudiva. Penso che sia stato un momento toccante. Non ho una storia, ma tutte erano diverse e abbiamo rivissuto la scena in tante occasioni”.

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