"La scuola torni al centro dell'agenda politica": docenti ed educatori in piazza
Roberta Roberti, del movimento Lascuolasiamonoi: "Chiediamo il ritiro delle linee guida per la ripartenza della scuola a settembre dopo l’emergenza Covid-19 messe in discussione dal ministero dell’Istruzione"
Lezione da 40 minuti, doppi turni e accorpamenti di materie per accorciare i tempi: docenti, educatori, genitori e studenti dicono no a tutto questo. A Piazzale Picelli e in altre 60 piazze italiane coordinate dal comitato nazionale Priorità alla scuola, per dire basta a tagli, precarietà e privatizzazioni nel sistema educativo e di istruzione. Roberta Roberti - insegnante, attivista di Lascuolasiamonoi Coordinamento Scuole Parma - si fa portavoce del malcontento: "Chiediamo il ritiro delle linee guida per la ripartenza della scuola a settembre dopo l’emergenza Covid-19 messe in discussione dal ministero dell’Istruzione. Deve esserci un nuovo finanziamento adeguato alle esigenze delle scuole e università: è inaccettabile che vengano concesse solo briciole ogni anno al sistema istruzione. Riteniamo che la didattica a distanza sia stata necessaria ma solo in un periodo di emergenza. Questa modalità ha lasciato indietro tantissimi ragazzi e bambini e non può essere ancora una soluzione. E' allucinante che dopo due mesi il Comitato tecnico scientifico abbia avanzato la proposta che siano i presidi degli istituti scolastici a decidere le modalità di ripartenza. Non è possibile che gli studenti possano tornare in aula ognuno con regole diverse".