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Cronaca

Berselli contro la Procura, Laguardia: "Nuove accuse ridicole"

"Si rasenta il ridicolo quando si sostiene che il procuratore non possa conoscere ciò che fanno i suoi sostituti", così il procuratore di Parma risponde alle accuse del senatore pidiellino

"Si rasenta il ridicolo quando si sostiene che il procuratore non possa conoscere ciò che fanno i suoi sostituti e che gli atti debbano essere segreti anche per lui". Così il procuratore della Repubblica di Parma, Gerardo Laguardia, risponde alle accuse del senatore Filippo Berselli (Pdl) che lamentava in una ennesima interrogazione scarso rispetto del segreto istruttorio nella Procura emiliana.

La querelle tra Berselli e gli uffici giudiziari parmigiani era cominciata con la crisi della Giunta dell'ex sindaco Pietro Vignali, poi travolto dal malcontento e dalle inchieste della Procura sui dirigenti comunali. Nelle precedenti interrogazioni, il senatore aveva lamentato accanimento della Procura sul governo cittadino di centrodestra. Laguardia ha negato ogni ipotesi di violazione del segreto istruttorio da parte del proprio ufficio, spiegando che gli atti pubblicati dalla stampa in molti casi non corrispondono agli originali oppure, quando genuini, erano nella disponibilità di parti terze rispetto alla Procura.

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