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Conferenza off limits per cittadini e giornalisti: ma si decide sull’incenerimento di oli esausti

"Si tratta di questioni di carattere tecnico, non pubblico" fa sapere l'assessore all'Ambiente della Provincia Castellani. La Conferenza dei Servizi oggi discuterà se prorogare all'azienda Laterlite l'autorizzazione

Provincia di Parma, ARPA, AUSL e Servizio Ambiente sono riunite oggi nella sede della Provincia in Piazzale della Pace per discutere se e come prorogare all’azienda Laterlite l’autorizzazione a bruciare rifiuti tossici speciali per produrre argilla espansa. La provincia rifiuta di riconoscela come una questione di pubblico interesse. Giornalisti, comitati e cittadini non sono invitati a partecipare, neanche da uditori.

C’è di più. Le scelte che verranno decise durante la Conferenza dei Servizi non saranno divulgate né alla stampa, né ai cittadini che ne facciano richiesta, mentre dei partecipanti all’incontro non è dato sapere neanche il nominativo. “Sono tecnici” fanno sapere dalla Provincia “tecnici che lavorano su dati tecnici. L’assessore Castellani a confermato a ParmaToday che "si tratta di questioni di carattere tecnico, non pubbliche”. Ma la nostra salute a noi sembra una questione pubblica, non tecnica.

Forse i documenti saranno accessibili solo alla fine dell’iter autorizzativo. Quindi a giochi fatti. Quando gli accordi saranno già sottoscritti e le sorti della salute pubblica già tracciate a tavolino.

Con grande stupore questa opportunità di essere tempestivamente informati su decisioni che coinvolgono il nostro territorio ci è stata negata in modo definitivo, da parte della Provincia – dichiara in una nota il Comitato Rubbiano per la Vita - che non solo ci nega la possibilità di ascoltare cosa si decide in quelle sedi, ma rincara la dose negandoci persino la facoltà di accedere agli atti. Ci chiediamo se questo sia il metodo corretto con cui affrontare i delicati temi ambientali che riguardano la nostra provincia, blindare la fase decisionale, tagliare la libera informazione, consentire accesso agli atti a partita avvenuta!”.

La stessa conferenza, per intenderci, è l’organismo che decide, ad esempio, su come affrontare il problema amianto nell’ex scalo merci. La stessa che ha approvato la costruzione del termovalorizzatore di Ugozzolo. Un luogo in cui si affronta l’impatto ambientale e sanitario di particolari infrastrutture. Secondo il Comitato Rubbiano per la Vita la vicenda testimonia il fatto che “il momento di confronto e decisionale fra aziende che presentano criticità ambientali e le istituzioni, in questo caso la Provincia, evidentemente non può permettersi il lusso di avere come testimoni semplici cittadini, animati dal desiderio di conoscenza su argomenti che li riguardano così da vicino”.
 

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