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Cronaca

"Dimettetevi!” Orsa e Cub presidiano l’assemblea dei soci Tep. "Dove sono Cgil, Cisl e Uil?"

"Andremo avanti finché non revocano il cambio turno" dichiarano i lavoratori davanti agli uffici Tep chiedendo le dimissioni dei vertici al grido di "fuori la politica dall'azienda". I confederali? "Fanno il gioco dell'azienda"

È la goccia che fa traboccare il vaso. Il provvedimento anti-assenteismo approvato dai vertici Tep con un atto di forza, ai danni dei lavoratori che chiedevano tempo per poterne discutere in assemblea, ha fatto scattare lo stato di agitazione tra i dipendenti dell’azienda di trasporti ducale. “Non ci fermeremo finchè non verrà ripristinato il cambio turno” affermano gli autisti riuniti di fronte agli uffici della dirigenza riunita nell’assemblea dei soci.

“Si tratta di una ripicca illogica – afferma uno dei manifestanti – cosa cambia ai vertici se io guido il bus 5 alle 6 del pomeriggio invece che alle 6 del mattino? Spendono di più sostituendoci d’ufficio che non facendoci autorganizzare”. Mesi fa inoltre pare che siano state vinte due cause intentate dai dipendenti a cui era stata negata la possibilità di accedere al cambio turno perché l’azienda aveva decretato che chi si ammalava tre volte in un anno non ne aveva più diritto. Ma i vertici paiono ignorare la sentenza.

A latitare CGIL, CISL e UIL che stamattina non si sono presentate al presidio. I presenti sono sconcertati e chiedono ai colleghi “di ritirare la tessera da questi sindacati che sono ben lontani dal difendere i nostri interessi. Fanno solo il gioco dell’azienda”. Presenti il sindacato ORSA e il sindacato CUB che pur vantando numerosi  iscritti non possono partecipare alle trattative con l’azienda come i tre principali sindacati.

foto: Improta/ParmaToday

Presidio Tep

"Siamo stanchi di lavorare su turni massacranti, con tempi di percorrenza limitati, senza condizionatori né d’estate né d’inverno” megafono alla mano Paolo Leporati portavoce del sindacato ORSA espone tutto il malcontento degli autisti Tep sotto le finestre dell’assemblea dei soci. “Vergogna! State buttando via denaro pubblico e mettendo i lavoratori in ginocchio – urla Leporati – per colpa dei capricci politici di persone incompetenti. Chiediamo le dimissioni del cda e dei dirigenti. Fuori la politica dalla TEP”.

“La protesta andrà avanti ad oltranza” dichiarano i due sindacati autonomi “porteremo qua le famiglie e ci organizzeremo con altri piani di lotta”. “Stiamo organizzando sotto il Comune e sotto la Procura una protesta per chiedere le dimissioni del presidente e l’allontanamento dei una coordinatrice che è la principale causa delle continue controversie giudiziarie e civili tra lavoratori ed azienda – annuncia Bertinelli del CUB – aspettiamo che il Sindaco un incontro con il Sindaco per sollecitare la rimozione della classe dirigenziale”.  Intanto resta ferma la data del 2 ottobre in cui si prevede uno sciopero di 24 ore di tutti i bus cittadini.
 

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