Discariche di rabbia, l'amarezza dei residenti: "Il degrado nei pressi dell'Enza una vergogna, perso il senso di civiltà"
Continua il reportage di Parmatoday sui problemi ambientali che riguardano il fiume
"Chi ama davvero l’Enza è stanco di continuare a vedere sporcizia ovunque, mobili e pezzi di elettrodomestici di ogni genere sparsi dappertutto". E' il grido di chi, dalle parti del fiume, in vari punti, ci abita da tempo. Sono i residenti esausti che ormai da anni si vedono "costruire" discariche abusive improvvisate nei pressi dell'argine del fiume. Come il caso di strada Barghetto, laddove, 200 metri più avanti, nel mezzo della boscaglia che costeggia l'argine, s'intreccia lo squallido panorama di una vista fatta di immondizia e accozzaglie arrugginite di vario tipo. "E' crollato il senso di civiltà, i valori - fanno sapere alcuni residenti - . E' una vergogna. Nell'ultimo anno queste discariche sono addirittura raddoppiate".
Uno squarcio di cattiva educazione dettata anche da chi, nel corso dell'anno, scarica mattonelle e sacchi per la lavorazione del cemento armato. E in effetti appena un anno fa i carabinieri forestali avevamo segnalato che in parecchi si improvvisano nell’esecuzione di lavori edili e nello smaltimento di rifiuti provenienti dalla pulizia di locali privati, offrendo servizi a prezzi ribassati. Tuttavia, non essendo questi lavoratori in possesso delle autorizzazioni previste per l’esercizio dell'attività, sono poi costretti a smaltire illecitamente i rifiuti prodotti. "Ogni tanto ci sono alcuni contadini che ogni tanto tengono pulito una parte del greto. Ma non basta mai”.