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Cronaca

Beni sequestrati alla mafia, inizia l'iter per una nuova proposta di legge

“Si tratta di un provvedimento di grande importanza, frutto della sintesi tra una proposta di legge di iniziativa popolare ed altre di iniziativa parlamentare, tra cui una presentata dal PD e da me sottoscritta convintamente”, ha spiegato la deputata Patrizia Maestri

“Rafforzare la possibilità di riutilizzo dei beni sequestrati alla mafia da una parte e combattere con più forza il caporalato dall’altra”. Prende avvio domani in Aula alla Camera dei deputati l’iter della proposta di legge sulla riforma degli immobili confiscati alla criminalità organizzata. “Si tratta di un provvedimento di grande importanza, frutto della sintesi tra una proposta di legge di iniziativa popolare ed altre di iniziativa parlamentare, tra cui una presentata dal PD e da me sottoscritta convintamente”, ha spiegato la deputata Patrizia Maestri. “Il testo è già stato sottoposto al vaglio delle Commissioni: alla Lavoro, ad esempio, lo abbiamo arricchito con l’inserimento di norme a tutela dei dipendenti di ditte che finiscono sotto sequestro”. 

La proposta di legge contiene novità importanti e positive, soprattutto per quanto riguarda ruoli e funzioni dell’Agenzia nazionale e l’indispensabile supporto, anche di natura finanziaria, alle aziende, con cui salvare quelle sane e tutelare i lavoratori. “Sino ad oggi chi lavorava in aziende che finivano sotto sequestro si trovava in difficoltà. Quando verrà approvata questa legge anche questi dipendenti potranno avere accesso alla cassa integrazione”. Secondo Maestri, tutto l’impianto della legge è condivisibile. “Si tratta di un provvedimento decisivo per il futuro dell’Italia. Ci siamo impegnati a sostenerlo per rendere più efficace l’azione dello Stato nella confisca e nel riutilizzo sociale dei patrimoni liberati dal giogo mafioso”.

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