Libri abbandonati in Civica, Leggere tra le Ruspe: 'Quale autorizzazione?'
Il Comitato: "Dal Comune di Parma è sì stata inviata una richiesta di scarto di documenti della Biblioteca Civica e dell'Emeroteca, ma che tale richiesta non è stata ancora autorizzata dalla Sovrintendenza"
Riviste e libri abbandonati all'interno della biblioteca Civica. Dopo la denuncia del Comitato Leggere tra le Ruspe e la risposta dell'assessore Ferraris e del presidente della Commissione Cultura Andrea De Lorenzi i cittadini che fanno parte del comitato inviano un aggiornamento sulla situazione dopo un contatto con la Soprintendenza ai Beni Librari di Bologna.
LA LETTERA DI LEGGERE TRA LE RUSPE. "Egregi Assessore e Consigliere, a quanto da voi dichiarato a mezzo stampa e durante l'ultima seduta del Consiglio Comunale, le procedure di scarto dei fondi dell'emeroteca seguirebbero i protocolli e sarebbero svolte d'intesa con la preposta Istituzione di controllo. Noi sappiamo, a seguito di una conversazione avvenuta ieri 21 gennaio con una dirigente della Soprintendenza per i Beni librari di Bologna, che dal Comune di Parma è sì stata inviata una richiesta di scarto di documenti della Biblioteca Civica e dell'Emeroteca, ma che tale richiesta non è stata ancora autorizzata dalla Sovrintendenza. Nel frattempo, uno sgombero di proporzioni inusitate ha riguardato i locali dell'Emeroteca. Migliaia di documenti giacciono oggi in un ambiente umido, gettate a terra senza ordine alcuno, in una condizione che pare preludere al macero. Nel caso che lo scarto di alcune di queste riviste venga negato dalla Soprintendenza, quali saranno i danni causati dal lungo soggiorno in un ambiente improprio? Tra essi, dalle foto pervenuteci, abbiamo potuto verificare la presenza di riviste di interesse locale, storico e culturale, disponibili soltanto in Emeroteca, o comunque non in biblioteche del territorio provinciale. Certi di fare cosa gradita, inviamo in allegato una tabella analitica contenente diversi casi simili (es. Parma Mattina, Paris Match, Der Spiegel, NarcoMafie). Ripetiamo: tutto questo mentre, a oggi, non è stata data nessuna autorizzazione. Al di là della legittimità dell'operazione a cui stiamo assistendo (giudizio sulla quale è ovviamente competenza dell'Istituzione preposta), siamo convinti che la perdita di questi documenti si traduca in un danno per il patrimonio storico e culturale della città.
In attesa di tali valutazioni, chiediamo l'immediata messa in sicurezza di questo patrimonio pubblico".