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Cronaca

Iren, Bagnacani è il vicepresidente. Conflitto d'interessi?

"I miei legali - spiega Bagnacani, amministratore di alcune società che incrociano la strada con quella di Iren- sono già a lavoro per valutare la situazione". Salto netto: dai No Termo al Cda della multiutility

Voci confermate. Lorenzo Bagnacani è il nuovo vice presidente di Iren. Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, arriva l'ufficialità da parte dell'assessore all'Ambiente Gabriele Folli: "La nostra non è stata una scelta politica ma abbiamo valutato esclusivamente solo in base alle competenze. Bagnacani ha una grande esperienza in questo settore ed è solo questo quello che conta".

Bagnacani sostituirà Luigi Giuseppe Villani, arrestato il 16 gennaio 2013 nell'ambito dell'inchiesta Public Money, fino alla fine del mandato, in scadenza a giugno. "Sono felice di questo incarico - dichiara il nuovo membro del cda di Iren -. Intendo con la mia esperienza portare avanti un percorso caratterizzato da trasparenza, fatto da una finanza sana e non speculativa. Questa è un'azienda con molte potenzialità e cercherò di rendere più proficuo il nostro territorio".

Originario di Reggio Emilia, dal 2008 è amministratore delegato di un'azienda che opera nel settore delle energie rinnovabili, specializzata in impianti fotovoltaici. È anche amministratore delegato della Ladurner Energy Srl, una società che effettua interventi finalizzati a migliorare l'efficienza energetica. Non solo. Dal 2012 Bagnacani ricopre la carica di amministratore unico di Idecom srl società che si occupa di consulenze in materia ambientale con particolare riguardo alla tematica della gestione sostenibile dei rifiuti.

CONFLITTO D'INTERESSI? Tutte società che in un modo o nell'altro incrociano la loro strada con quella di Iren. Pericolo di conflitto di interessi? "I miei legali - spiega Bagnacani - sono già a lavoro per valutare la situazione. Gestiremo tutto nel miglior modo possibile ma vorrei che i miei attuali incarichi in aziende private fossero visti come un pregio e non un difetto. Se non avessi avuto modo di lavorare per queste società, non avrei acquisito le competenze che oggi mi hanno portato a ricevere la vice presidenza di Iren".

Un circolo vizioso quindi che però non cancella il sospetto di conflitto d'interesse. Bagnacani ribadisce il concetto di trasparenza ma sottolinea anche come "le aziende per cui lavoro non dialogano direttamente con Iren ma sono coinvolte in gare d'appalto pubblico. Ribadisco però che se dovesse esserci conflitto sono pronto a lasciare gli altri incarichi". Forse Bagnacani farebbe meglio ad aspettare considerando che la poltrona di Iren è a tempo determinato e a giugno si rimescolano le carte, come fa capire lo stesso assessore Folli: "Tra quattro mesi dovremmo ridiscutere le nomine di tutta la governace dell'azienda e solo allora valuteremo il da farsi".

Per Bagnacani comunque il salto è netto: da nemico dell'inceneritore a vicepresidente di una multiutility che avvierà l'inceneritore di Parma entro la fine di marzo, a meno di sorprese all'ultimo minuto. "Su questo tema non posso ancora esprimermi - conclude il nuovo dirigente di Iren -. Devo ancora prendere atto della situazione ma come dimostrano le mie esperienze passate la mia filosofia è sempre stata quella di cercare soluzione alternative allo smaltimento dei rifiuti".

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