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Cronaca

La Lav: "Gli esperimenti sui macachi di Parma vanno avanti, inaccettabile"

La battaglia legale dell'associazione, oltre ad aver ottenuto due sospensioni degli esperimenti, non si ferma e ottiene l'accesso agli atti

La Lav insieme ad altre associazioni (Meta Parma, Avi Parma, Salviamo i macachi di Parma) continua la battaglia per i macachi di Parma, Alan e Larry, rinchiusi ormai da anni nei laboratori di sperimentazione dell'università parmense. La battaglia legale della Lav, oltre ad aver ottenuto ben due sospensioni degli esperimenti, non si ferma e ottiene l'accesso agli atti.

Le relazioni degli esperimenti sui macachi di Parma ora sono pubbliche, e non ci sono buone notizie per chi sperava di poter salvare Alan e Larry: gli esperimenti sono iniziati già da tempo, e stanno continuando.
Oltre alle proteste in piazza iniziate nel 2019, oltre alla petizione della Lav firmata da 460.000 cittadini per la liberazione dei macachi, a Parma da anni ha luogo la protesta di una volontaria attivista, in presidio fisso dal 2020 tutti i giorni fino ad oggi, davanti all'università dove sono rinchiusi i macachi. A volte con altri attivisti, spesso anche da sola, lei è sempre lì, con un grande cuore rosso e uno striscione con la scritta: "Fuori i macachi dall'università di Parma! Vogliamo una ricerca etica!"
Lei si chiama Katia, volontaria per i diritti animali, referente delle associazioni Meta sezione Parma, Avi sezione Parma, Salviamo i macachi di Parma. Da due anni continuamente si prodiga in difesa dei macachi, e non vuole arrendersi, neanche ora.
"Il 13 luglio 2020 iniziava il presidio davanti all'Università di Parma, dove sono rinchiusi i macachi. Due anni di presidio fisso, tutti i giorni, per Alan e Larry, sperando solo che stessero bene. Un presidio fisso che non è tanto, ma neanche poco facendolo per due anni in continuazione, anche a volte sotto la pioggia, la neve, o il sole. Mentre io ero lì fuori, con il cuore, ora si viene a sapere che intanto nei laboratori andavano avanti con gli esperimenti sui macachi. Li hanno già operati, ora hanno gli impianti in testa, e li stanno tenendo lì chiusi nei laboratori mentre li sottopongono a sedute di addestramento forzato, iniezioni, reclusione. Stanno facendo questo a Alan e Larry, a quei volti che abbiamo visto e abbiamo tanto amato, con quegli occhi bellissimi e puri. Le immagini di questi macachi avevano fatto il giro del mondo, in tantissimi avevano chiesto la libertà per loro e le proteste per salvarli non si sono mai fermate. Ho rinunciato a tutto per loro, anni di presidi, di manifestazioni continue in piazza, per rivendicare il loro diritto alla vita e salvarli, come era giusto che fosse, ma non si sono fermati. Mentre speravo per la loro salvezza e andavo tutti i giorni davanti all'università a continuare le proteste, gli esperimenti erano già iniziati. Avrei dovuto saperlo, che non c'è spazio per i sogni in questo mondo, ma qui si tratta anche di mancanza di giustizia, e non voglio arrendermi a tutto questo. Dalle relazioni pubbliche apprendiamo che ai macachi sono stati inseriti impianti nella testa che non riconoscono e cercano di togliersi, che ai due maschi viene somministrato un farmaco per calmarli senza riuscire comunque a evitare le colluttazioni con ferite, e che i nostri amati macachi subiscono punture facendo scorrere il fondo della gabbia e costringendoli all'immobilità. Inoltre, durante le sessioni di addestramento i macachi vengono inseriti nella sedia per gli esperimenti, e viene indicato come non ci sia collaborazione nel bloccaggio della ghigliottina che controlla la testa, quindi, appare chiaro il loro disagio. Apprendiamo inoltre che all'inizio nei laboratori erano arrivate anche due femmine di macaco, rimandate indietro al fornitore perchè malate e sostituite con altri due "acquisti", i due maschi Alan e Larry.

Le due femmine malate saranno probabilmente morte nel viaggio, arrivavano dall'estero e sono state rimandate indietro, ma almeno la loro malattia ha evitato che subissero sofferenze maggiori, e che venissero usate per gli esperimenti, come invece sta accadendo agli altri macachi. Gli esperimenti su Alan e Larry stanno andando avanti, e qualcuno ora ci dovrà ascoltare, qualcuno dovrà aiutarci, non è possibile lasciar fare tutto questo agli animali, non è possibile non avere mai giustizia! La Lav, che ha evidenziato vari punti critici e il mancato rispetto del benessere animale, ha rinnovato la richiesta al Ministro di interrompere immediatamente l’esperimento e liberare gli animali che la stessa LAV accoglierebbe nel suo centro di recupero in Toscana, un gesto che dimostrerebbe giustizia anche per i 460.000 italiani che hanno chiesto e continuano a chiedere lo stop del progetto. Meta Parma e Avi Parma si uniscono alla richiesta della Lav, e chiediamo a chiunque abbia cuore e coscienza di aiutarci in questa battaglia, ora più che mai. Questa volta gli esperimenti non sono rimasti nascosti, e tutti sappiamo quello che sta accadendo ad Alan e Larry. Sono creature, è inaccettabile, l'umanità ha il dovere di opporsi a tutto questo", queste le parole di Katia, in presidio fisso per i macachi da ben due anni.

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