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Mercoledì, 4 Ottobre 2023
Cronaca

Mafia: la Dia sequestra 10 milioni di euro ad un imputato del processo Aemilia

Il decreto di confisca ha riguardato 75 immobili: tutte le informazioni

La Direzione investigativa antimafia ha confiscato, in esecuzione del provvedimento emesso dal locale Tribunale su proposta del direttore della Dia, beni mobili e immobili, per un valore complessivo stimato in circa 10 milioni e 500mila euro, a Antonio Muto, 65 anni, attualmente in carcere Reggio Emilia, condannato giovedì scorso a 10 anni e 8 mesi per associazione mafiosa nell'ambito del processo Aemilia. A dare notizia dell'esecuzione del provvedimento, in una nota, è la stessa Dia. Muto, trasferitosi nel 1977 in Emilia, dove ha interessi in imprese edili e immobiliari, è stato arrestato, insieme ad altre 202 persone, il 28 gennaio 2015 proprio nell'ambito dell'operazione Aemilia, in quanto "legato alla cosca di 'Ndrangheta Grande Aracri di Cutro, in provincia di Crotone, attiva nei territori di Reggio Emilia, Parma, Modena e Piacenza". La figura di Muto, spiegano gli investigatori, "assume particolare rilievo nella diretta partecipazione all'attività di raccordo del gruppo criminale con personaggi del mondo politico locale, che ha rappresentato uno degli snodi fondamentali sia per il rafforzamento e l'espansione economica del sodalizio, sia per l'influenza che la parte politica avrebbe potuto esercitare per contrastare le iniziative antimafia delle istituzioni".

Il decreto di confisca ha riguardato 75 immobili, tra cui una villetta di pregio a Reggio Emilia, capannoni industriali e terreni in Emilia-Romagna e Calabria, una società immobiliare e 13 mezzi commerciali e auto, oltre a svariati rapporti bancari accesi presso numerosi istituto di credito. Il Tribunale ha anche disposto la misura della sorveglianza speciale della durata di 5 anni che verrà eseguita dopo l'espiazione della pena.

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