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Cronaca Salsomaggiore Terme

San Vittore, tracima il rio Sordoni: la strada frana vicino alla chiesa

Dopo le pioggie degli ultimi giorni tra Salsomaggiore e Tabiano la situazione è seria: il rio Sordoni è tracimato in via Montegrappa. Sei anziani, tra cui uno malato, rischierebbero l'isolamento

CHIUSA LA MASSESE. La Provincia ha decretato la chiusura della Massese. Come spiega l’ing. Gabriele Alifraco, dirigente del Servizio Ambiente e Viabilità, “alle 4 di questa notte è stato necessario procedere alla chiusura al km 33+100, prima della frazione di Boschetto”. Cantonieri e tecnici della Provincia hanno lavorato per ore nel tentativo di mantenere aperto quel tratto ma alla fine la forza dello smottamento ha compromesso gravemente la strada mettendo a rischio la sicurezza dei viaggiatori. Per questo la Provincia ha ritenuto indispensabile chiudere il transito.

“Ci rendiamo conto della gravità della situazione e siamo impegnati al massimo. La Massese è un’arteria molto importante al servizio di tanti lavoratori e di unità produttive.– dice il presidente Vincenzo Bernazzoli – quello che sta accadendo in questi giorni a causa del maltempo è la conferma della fragilità del nostro territorio, criticità che conosciamo bene, che abbiamo censito anche dal punto di vista delle priorità. Tante situazioni di dissesto per risolvere le quali abbiamo chiesto al Governo già nel 2000 e ancora nel 2007 le risorse necessarie che non sono mai arrivate – continua – Rafforziamo dunque la richiesta della Regione relativamente allo stato di calamità così come chiederemo all’assessorato regionale di verificare sul campo al più presto quanto accaduto nel Parmense”.

Intanto sono stati mobilitati anche i volontari della Protezione Civile a supporto degli addetti del Servizio Viabilità della Provincia e saranno posti cartelli per indicare i percorsi alternativi per raggiungere Lagrimone e Monchio, ovvero da Tizzano e dal Nevianese.
Ma quella della Massese non è l’unica brutta notizia della notte. Continua infatti a scendere a Signatico e Curatoico la colata di fango verso la provinciale e più sotto verso il corso del Parma. Problemi anche sulla sp 28 di Varsi sempre per smottamenti.

BOSCHETTO, SI RIATTIVA LA FRANA. E’ una delle vie di comunicazione più importanti del territorio: si tratta della Massese che in queste ultime ore presenta problemi di particolare gravità a Boschetto. La ragione è la riattivazione di una frana che coinvolge, oltre alla provinciale, alcune abitazioni (per una si sta valutando l’agibilità) e ha procurato un guasto alla rete del gas.  Due i punti critici, sui quali le squadre della Provincia stanno intervenendo per mantenere aperta la strada, un tratto alle porte di Boschetto e un altro a distanza di un chilometro più vicino al centro abitato. Complessivamente è nel comune di Tizzano che oggi si sono aperte diverse problematiche come sulla  sp 84 in località Rividulano dove c’è stato a monte un cedimento dei gabbioni che contengono i massi. Continua il monitoraggio anche della provinciale 13 poco sotto la frana di Signatico – Curatico nel Cornigliese sulla quale in mattinata sono comparse delle crepe nell’asfalto. La pioggia, ma in piccola quantità, è attesa per la giornata di domani.


SAN VITTORE, STRADA FRANATA. Dopo le pioggie degli ultimi giorni tra Salsomaggiore e Tabiano la situazione è seria: il rio Sordoni è tracimato in via Montegrappa. Sei anziani, tra cui uno malato, rischierebbero l'isolamento. Lo riferisce Filippo Fritelli, candidato sindaco per il Pd a Salsomaggiore.  A San Vittore la strada è franata all'altezza della chiesa e per i residenti i disagi sono tanti.

Fritelli ha raccolto dalla viva voce di vari residenti tra i quali Giuseppe Billone (esperto di questioni legate al dissesto idrogeologico in qualità di consigliere del Consorzio di Bonifica), la delicatissima situazione locale: “Come consigliere del Consorzio, sono abituato a dare risposte a questo tipo di problemi – ha detto Billone al candidato Sindaco –, ma stavolta sono costretto a chiedere aiuto alle Istituzioni competenti. Qui, vicino alla frana, abitano 15 persone, 5 delle quali ultra ottantenni, di cui una sta svolgendo dei cicli chemioterapici e coi suoi famigliari ha bisogno di un accesso rapido alla strada”.

FRITELLI: 'SALSO FACCIA VALERE IL SUO PESO'. “Il mio pensiero va a questi cittadini, che non possiamo dimenticare solo perché residenti fuori dal centro di Salso – dichiara Fritelli –. Oggi la nostra comunità torna a fare i conti con l’emergenza del maltempo e un territorio instabile. Eppure, la difesa e le opere di consolidamento sono praticamente irrintracciabili nei programmi elettorali di ieri e di oggi – spiega Fritelli –. Quando dico che dobbiamo cambiare passo, non intendo fare della bassa speculazione ma riportare l’attenzione di tutti sui numeri e sui progetti concreti. Ad esempio, proprio per quel che riguarda San Vittore, Tabiano Castello, Banzola e altre zone, sono segnalati da anni movimenti franosi, abbiamo i progetti per scongiurarli e per fare opere di drenaggio, fossi e gestione delle acque superficiali. Un pacchetto da più di 2 milioni. Ben noti anche gli interventi idraulici su tanti corsi d’acqua, come il Rio Tintori a Contignaco o il Rovacchia a Tabiano, per circa 3 milioni”.

Fritelli parla di “un pacchetto di interventi misurabili in 5 milioni di euro, individuati dal Comune, segnalati alla Provincia e che il Ministero dell’Ambiente del Governo Berlusconi non si è mai degnato di prendere in considerazione”. Ai cittadini incontrati oggi, Fritelli ha assicurato che “da quanto accaduto trarremo alcune lezioni già per i primi mesi di governo del nuovo Sindaco: il Comune di Salso deve tornare a far valere il suo peso
nelle sedi Istituzionali. I progetti, per quanto buoni, non bastano. Il nostro Comune da solo non è in grado di sostenere tutti gli interventi necessari, per questo occorre un gioco di squadra con i Sindaci dei territori vicini, interessati dai gravi danni del maltempo. Non possiamo perdere altro tempo. La Provincia di Parma ha avuto un ruolo importante di raccordo e di ricerca dei finanziamenti, ma ora che il futuro di questo Ente è incerto – l’unica cosa sicura è l’azzeramento delle sue risorse disponibili – tocca ai Sindaci rimboccarsi le maniche e lavorare d’equipe”.

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