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Cronaca

Manichino di Mussolini, il Comitato Montanara: "E' antifascismo"

Il Comitato antifascista risponde alle accuse di Casa Pound Parma che aveva parlato di appoggi istituzionali: "Assaltare circoli Arci armati di cutter, bottiglie e spranghe è forse un'attività culturale?"

La mattina del 30 luglio un manichino con le sembianze di Benito Mussolini a testa in giù è stato trovato davanti alla sede di Casa Pound in via Mascherpa. Il movimento di estrema destra aveva stigmatizzato il gesto con una nota dove accusava gli antifascisti di avere coperture istituzionali. Ora il Comitato Antifascista Montanara risponde alle accuse e torna sulla questione della chiusura di Casa Pound.

"La rievocazione di piazzale Loreto della settimana scorsa -si legge nel documento firmato da Mirco Baroni, Marco Cleri, Giacomo Sereni e Michele Ziveri- ottenuta con un manichino a testa in giù è stata un esplicito contraltare all’anniversario della nascita di Benito Mussolini, avvenuta il 29 luglio 1883. Questo episodio va inserito in quella lunga serie di libere espressioni tipiche dello spontaneismo antifascista popolare che ha caratterizzato il quartiere Montanara negli ultimi tre anni. Gli Slogan, i simboli ed i manifesti presenti ovunque nelle strade del quartiere, non necessariamente riconducibili all’antifascismo organizzato, rappresentano un senso di appartenenza, un’identità irriducibile che nel corso di un conflitto aperto si sono sviluppate e radicate con una tale chiarezza che non possono essere descritte neppure dal più particolareggiato resoconto della stampa: possono essere sentite e vissute soltanto direttamente.

Per questo fa un po’ sorridere il ringraziamento del signor Pierpaolo Mora agli abitanti del quartiere Montanara quasi che fossero scesi in massa per rimuovere la sagoma del duce. E’ comprensibile che questo possa rappresentare un suo desiderio, in quanto i conosciutissimi simpatizzanti di casa Pound Parma del quartiere stesso approssimando per eccesso possono contarsi sulle dita di una mano, ma la realtà è ben diversa. Non si comprende però, come il responsabile dei camerati del terzo “millenium” possa sentirsi colpito da una simile “provocazione”, usando un suo aggettivo, dopo aver querelato la senatrice Albertina Soliani, alla quale esprimiamo la nostra piena solidarietà, per aver apostrofato la sua organizzazione come fascista.
Il fascismo di casa Pound è forse a corrente alternata? Oppure la sua linea politica appartiene a quel neo-trasformismo “turbodinamista”  in occasione delle prossime elezioni politiche?

Mistero. In merito alle coperture istituzionali di cui godrebbe il comitato antifascista Montanara, in odore di mafia, usando sempre termini del Signor Mora, occorre fare chiarezza. L’impegno dell’attuale maggioranza comunale a non concedere spazi pubblici a qualsiasi organizzazione d’ispirazione neo-fascista, assunto in seguito alla manifestazione del 30 giugno u.s., è un segno di discontinuità rispetto alle amministrazioni precedenti e un pronunciamento politico che merita il dovuto apprezzamento da parte della città che difende i valori democratici e dell’antifascismo. Si ricorda alla cittadinanza che la precedente amministrazione comunale, la giunta Vignali-Buzzi, non solo concesse spazi pubblici per le iniziative promosse da casa Pound Parma, ma contrastava attivamente soprattutto attraverso gli organi dell’informazione gli interventi politici del movimento antifascista ed antirazzista nelle sue diverse articolazioni.

Quella giunta non nascose neppure la sua vicinanza al fascismo storico, avvallando la posatura presso il cimitero della Villetta di una lapide in ricordo dei repubblichini di Salò. Questi rappresentanti istituzionali qualche mese più tardi dovettero sciogliere la maggioranza di centro destra e dimettersi guarda caso per corruzione. Come ultimo punto in merito alle cosiddette attività politiche e sociali ostentate da casa Pound Parma, verrebbe da chiedersi di quali iniziative si tratti: assaltare circoli Arci armati di cutter, bottiglie e spranghe, come successo il 12 maggio u.s. presso il circolo Minerva, ha una utilità sociale?
A fronte di ciò, come aderenti al Comitato Antifascista Montanara, stiamo raccogliendo la documentazione necessaria da sottoporre al prefetto di Parma per sollecitare una soluzione, anche transitoria, in attesa di un provvedimento nazionale che sancisca lo scioglimento di Casa Pound Italia in adempimento delle normative costituzionali".
 

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