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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Calestano

"Manodopera irregolare mascherata con contratti d'appalto fittizi": sequestrato un milione di euro ad un prosciuttificio di Marzolara

Inchiesta della Procura della Repubblica di Parma: il legale rappresentante indagato per utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e di indebita compensazione di imposte

Utilizzavano manodopera irregolare mascherandola con contratto d'appato fittizi. E' questa l'accusa della Procura della Repubblica nei confronti di un prosciuttificio di Marzolara, che ha portato al sequestro di circa un milione di euro dai conti dell'azienda.

Da più di due anni uilizzava all'interno del proprio stabilimento lavoratori, formalmente assunti da una cooperativa di Milano, ma che in realtà erano sotto il diretto controllo organizzativo e disciplinare dell'azienda, come dipendenti veri e propri. Un'azienda di Marzolara, la Marzolara Food processing - che opera all'interno della filiera del prosciutto - è al centro di un'inchiesta - portata avanti dalla Procura della Repubblica di Parma e coordinata dalla dottoressa Francesca Arienti - che ha portato al sequestro preventivo, eseguito dalla Guardia di Finanza, di circa un milione di euro sui conti della società.

Secondo l'accusa infatti il legale rappresentante, indagato per il reato di utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e di indebita compensazione di imposte, il prosciuttificio avrebbe ottenuto un indebito risparmio di Iva. "Le fatture emesse dalla cooperativa milanese  - scrive la Procura - per queste somministrazioni irregolari di manodopera dissimulate da contratti d’appalto, per un ammontare di circa 6 milioni di euro tra il 2018 e 2019, sono qualitativamente false in quanto rappresentano una realtà economica diversa da quella effettivamente riscontrata". 

In particolare, nel luglio 2020, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Parma, su delega della Procura della Repubblica, hanno eseguito una perquisizione nello stabilimento di Marzolara. Nel corso dell’ispezione, i finanzieri hanno rilevato come i lavoratori della società appaltatrice svolgessero quotidianamente sulle linee di produzione della società ispezionata, sin dal 2018, prestazioni lavorative sotto il diretto controllo disciplinare e organizzativo del responsabile della produzione dell'azienda lavorando in totale promiscuità con i dipendenti dell’impresa.

Gli approfondimenti documentali e contabili hanno inoltre evidenziato come numerosi lavoratori sentiti a sommarie informazioni fossero stati impiegati per diversi anni all’interno del medesimo stabilimento di produzione, formalmente alle dipendenze di molteplici società o cooperative succedutesi nel tempo e successivamente poste in scioglimento e liquidazione.

"Il meccanismo fraudolento - prosegue la Procura della Repubblica - ha infatti permesso al prosciuttificio di ottenere un consistente vantaggio competitivo, mediante l’evasione dell’imposta sul valore aggiunto quantificata in un ammontare pari ad € 1.048.481. I crediti IVA indebitamente maturati sono stati poi utilizzati dalla Marzolara Food processing S.r.l. anche per compensare il versamento di debiti tributari effettivamente dovuti, per le annualità 2018 e 2019".
 

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