rotate-mobile
Cronaca Cortile San Martino / Via Emilio Gino Segrè

Spip, materiale radioattivo in un capannone: dopo 3 anni è ancora lì

Paolo Fornaciari tre anni fa denunciò la presenza di casse con il simbolo della radioattività in un deposito di via Segrè. Oggi è tornato con le foto che dimostrano che nulla è stato fatto

Paolo Fornaciari tre anni fa denunciò attraverso i media la presenza di materiale radioattivo in un capannone di proprietà della Vender Acciaierie sito nell'area dello Spip, in via Segrè. La notizia fu approfondita da Repubblica Parma e Fornaciari racconta: "In quell’occasione in un dialogo tra tecnici e vigili del fuoco accorsi, il sottoscritto sentì parlare della necessità di un’abbondante doccia dopo il sopralluogo all’interno del sito, segno che la situazione non doveva essere poi così tranquilla. In seguito per avere spiegazioni cercai di mettermi in contatto con l'Arpa e con i vigili del fuoco che negarono persino la loro presenza in quei luoghi. Il tutto fu messo a tacere e addirittura, in seguito alla sua segnalazione ai media, fui velatamente minacciato di ritorsioni legali da parte del proprietario del capannone".

Paolo Fornaciari, oggi candidato come consigliere comunale nella lista di Parma Bene Comune, è tornato al capannone di via Segrè e nonostante il tentativo, malriuscito, di oscurare i vetri esterni, è riuscito a scattare delle foto che provano che le casse di legno con il simbolo giallo e nero a tre raggi sono ancora lì. Seppur in numero inferiore.materiale-radioattivo-capannone-spip-2-2

"A questo punto mi chiedo - continua Fornaciari - perché l'Arpa e le istituzioni preposte già allora contattate, non hanno mai dato spiegazioni pubbliche ed eventualmente tranquillizzato la popolazione e i lavoratori della zona? A chi spetta lo smaltimento e in quali modi del materiale radioattivo? Che fine ha fatto quella parte di materiale che non è più presente all’interno? Quando avverrà il trasferimento del restante materiale?".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Spip, materiale radioattivo in un capannone: dopo 3 anni è ancora lì

ParmaToday è in caricamento