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Cronaca

Lgbt - Glauco Santi: 'Il matrimonio gay non è un diritto'

Dopo aver dato rilievo alla manifestazione in occasione di San Valentino per i matrimoni gay ecco l'intevento di Glauco Santi, ex consigliere del quartiere Pablo contro il provvedimento del Comune di Parma sulla trascrizione

Matrimoni omosessuali. Dopo aver riportato la manifestazione indetta dalle associazioni Lgbt in occasione di San Valentino, con il bacio collettivo in piazza Garibaldi per sensibilizzare la cittadinanza sul tema del matrimonio e dello StessoSi, pubblichiamo la nota di Glauco Santi, ex consigliere del quartiere Pablo, da sempre contro il matrimonio tra persone dello stesso sesso, contro il provvedimento del Comune di Parma sulla trascrizione dei matrimoni. Il dibattito è aperto. 

SANTI: 'IL MATRIMONIO GAY NON E' UN DIRITTO' - "La maggioranza grillina che governa Parma, al fine di mascherare il fallimento amministrativo del sindaco Federico Pizzarotti (che è particolarmente evidente tra l'altro nelle situazioni di emergenza ambientale, senza poi parlare dello spinoso tema della sicurezza cittadina, alquanto peggiorata negli ultimi anni, avendo qui a Parma addirittura una zona del quartiere Pablo presidiata in modo capillare di notte dalla criminalità organizzata, vedi semplicemente via Lanfranco o via Savani), egli invece continua ad occuparsi di questioni puramente ideologiche e di competenza del legislatore nazionale, che vanno addirittura ad intaccare la Costituzione repubblicana stessa. 

Ci ha già provato il sindaco di Milano Pisapia che aveva annunciato di essere indagato per omissione di atti di ufficio per non aver ottemperato alla richiesta del Prefetto di cancellare le trascrizioni dei matrimoni omosessuali contratti all'estero (notizia poi smentita dalla stessa Procura di Milano). Tenendo altresì presente la recentissima sentenza della Cassazione, depositata il 9 febbraio 2015, che ha riconfermato non esserci il diritto al matrimonio omosessuale. Trascrivere perciò un matrimonio omosessuale contratto all'estero va esplicitamente contro il diritto italiano e anche, come andiamo ripetendo da tempo, contro la stessa logica. Inoltre già la sentenza della Cassazione civile sez.I del 15.03.12 n. 4184 così recitava: "I componenti della coppia omosessuale (...) non possono far valere nè il diritto a contrarre matrimonio nè il diritto alla trascrizione del matrimonio contratto all'estero..." Inoltre la normativa vigente attribuisce inequivocabilmente la funzione di Stato Civile alla competenza dello Stato. Lo Stato esercita questa competenza in ambito territoriale attraverso il Sindaco quale ufficiale di Governo e quindi come organo di amministrazione indiretta dello Stato. 

Il Sindaco è tenuto ai sensi dell'art. 9 del DPR 396 del 3 novembre 2000 ad uniformarsi alle direttive che vengono impartite dal Ministero dell'Interno e infatti la vigilanza sugli uffici di Stato Civile spetta al Prefetto. Il Sindaco quindi in questo caso si trova in posizione di subordinazione nei confronti dello Stato ed è logico che sia così. Queste trascrizioni hanno quindi finalità puramente propagandistiche. Il Comune di Parma vuole fare una sorta di federalismo nuziale? Vogliamo lasciare un tema così delicato all'arbitrio e al protagonismo municipale? Per quanto ci risulta il sindaco di Parma ha giurato fedeltà alle leggi della Repubblica italiana e non alle leggi di un chicchessia stato estero. Inoltre, un consiglio comunale e un sindaco di una città non può sostituirsi alle competenze del legislatore nazionale. C'è una evidente invasione di campo.Mi domando come si possa trascrivere in modo automatico e acritico un matrimonio celebrato secondo le leggi di uno stato estero. Così facendo ha intenzione anche di trascrivere i matrimoni poligamici eventualmente contratti nei paesi arabi o altre forme di matrimonio non consone ai nostri costumi?"

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