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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Parma, contro il Milan possibile la presenza di Schelotto dall’inizio

I crociati puntano il mirino verso San Siro, dove una vittoria manca dalla stagione '98-'99. Si va verso una conferma del 4-3-3 con una novità nel tridente offensivo: salgono le quotazioni si Schelotto, con Amauri verso la panchina. Balotelli è infortunato, non si è allenato. Difficile che ci sia con il Parma

Dici Milan-Parma e ti viene in mente un ricordo indelebile, misto a qualche sberlone che ti ha fatto pensare. Delle carezze in confronto, se poi pensi e a un certo Alain Boghossian. L’ultima vittoria, a San Siro del Parma porta la sua firma. Prima della celebre mitraglia, ci ha messo la testa il francese, spiazzando Sebastiano Rossi al 92’ e costringendo a cedere la Supercoppa di Lega al Parma. Era la stagione ’98-’99, quando il Parma era quello vero e il Milan pure. Sono cambiate un po’ di cose da allora, i crociati ora, dopo tempo passato a rimirarsi nelle loro bellezze di un tempo, vogliono lavarsi la colpa di essere stati inoperosi per diverso tempo e, questa volta, ne hanno piena consapevolezza e tante possibilità.

Donadoni va a San Siro con otto punti di vantaggio e, se qualche extraterrestre leggesse i giornali, beh sembrerebbe davvero che il tecnico lombardo stesse allenando il Milan e non il Parma. Mai così tanto vantaggio e mai un’occasione per rispedire un diavolo ferito all’inferno sportivo. C’è l’occasione per i crociati di eliminare un’antagonista per la corsa all’Europa, e poi pensare al cammino che si fa difficile. A cominciare proprio dalla sfida di San Siro, dove il Parma va senza Paletta, l’uomo del momento. 

Simbolo della fortezza, sullo scudo crociato qualcuno vorrebbe metterci pure il suo faccione da ‘tranquillo’, e non sarebbe una cattiva idea, a vedere quanto sta combinando fino ad ora. E Donadoni, al fianco di Lucarelli nella sua difesa a quattro, schiererà Felipe. Lungo gli esterni spazio a Cassani e Gobbi, leggermente favorito su Molinaro, pronto a subentrargli, come contro il Verona. Il centrocampo a tre dovrebbe essere composto dai soliti interpreti, con Marchionni a distribuire ritmo e palla, Gargano a mordere  e Parolo pronto a colpire e contrastare la qualità del reparto rossonero, con De Jong e Montolivo a sorreggere la linea dei trequartisti a cui, probabile, Seedorf farà affidamento. Poli, Kakà e Taarabt a sostegno di Pazzini, in vantaggio su Balotelli. A San Siro ci sarà aria di contestazione, o comunque pesante anche per Mario che, stando alle ultime voci, sarebbe pure al centro di critiche che gli piovono dai compagni, pronti ad accusarlo di non fare il suo quando gioca. Un atteggiamento che non piace neanche al tecnico, che starebbe pensando di lasciarlo fuori a riflettere, per un po’. Balotelli, infortunato, non si è allenato e la sua presenza in campo con il Parma è difficile. Forse una scelta tattico-politica visto il momento delicato dell'attaccante. 

Se lui piange, Cassano dall’altra parte se la ride, malgrado il tapiro, l’ottavo, che Staffelli gli ha consegnato. Il duello con l’amico sembra rimandato, e lui dovrebbe essere regolarmente in campo, pronto a galleggiare nella posizione di falso nueve che gli sta piacendo, pare. Si sacrifica e si mette a disposizione, sa tenere palla e servire i compagni. Un po’ meno decisivo sotto porta rispetto a prima, ma ha semrpe detto di preferire gli assit al gol. E i gol, per ora li hanno segnati Biabiany, che dovrebbe essere regolarmente al suo posto, e Schelotto che ha scalato l’indice di gradimento e va verso la prima da titolare. L’esterno spedisce in panchina Amauri, probabile se la scelta cadrà sul tridente, e Palladino, Donadoni preferisce la forza e la capacità di ribaltare il fronte dell’argentino.

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