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Cronaca

Aggredisce e minaccia di morte la moglie: in manette 35enne

Anni di violenze fisiche e verbali nei confronti della moglie, continuate nonostante la fase di separazione con pedinamenti e minacce di morte anche in presenza dei figli minorenni o estranei. Per O.M. gli arresti domiciliari per atti persecutori

Anni di violenze, fisiche e verbali, ingiurie e minacce quotidiane quelle subite da una 33enne italiana da parte del marito O.M., 35enne operaio di origine siciliana ma residente da anni a Parma. La coppia è sposata da dieci anni con due figli di 10 e 6 anni, una famiglia segnata da violenze mai celate neanche in presenza dei minori o di altre persone. La donna già nel 2011 si era recata in Questura per denunciare gli abusi e le violenze subiti da parte del marito, ma come a volte accade in questi casi, dopo il perdono da parte sua la remissione di querela nella speranza che gli episodi non si potessero più ripetere. Invece per la vittima la convivenza con il marito è diventata un incubo con episodi di violenza pressocchè quotidiani, anche in presenza di altre persone, una situazione che ha portato la donna a chiedere la separazione dal marito e a presentarsi di nuovo in Questura per denunciare le violenze. Nonostante la donna si fosse allontanata per vivere in un'altra abitazione con i figli in attesa dell'ufficializzazione della separazione, O.M. non ha mai smesso di perseguitarla, seguendola ovunque, appostandosi sotto casa, a lavoro, a scuola mentre accompagnava i figli alle elementari.

L'esasperazione e la paura della donna erano tali da spingerla a smettere di lavorare e non uscire mai da sola, neanche per andare a fare la spesa, ma sempre in compagnia di parenti o conoscenti. Il timore della vittima nei confronti del marito era tale che la donna aveva smesso persino di spostarsi in auto, perchè si sentiva più sicura a piedi pensando che in quel modo avrebbe avuto maggiore facilità a scappare nell'eventualità di un'aggressione da parte del marito. Pensava che l'uomo sarebbe stato capace di trovare il modo di ucciderla perchè era O.M. stesso a minacciare di farlo, non solo via sms ma anche in pubblico, come accaduto davanti alla scuola elementare dei figli. La donna era in attesa dell'uscita dei bambini da scuola quando O.M. noncurante della presenza di un agente della Municipale e di altre persone, ha detto: "E' inutile che vai dalla Polizia, non mi fermerò sino a quando non vedrò il tuo sangue". A testimonianza della gravità delle minacce anche il vicepreside della scuola elementare, che ha riferito di aver sentito in più occasioni l'uomo minacciare di morte pubblicamente sua moglie. Dopo la querela presentata nell'ottobre scorso, la svolta nei giorni scorsi con la richiesta di misura cautelare vista la pericolosità del soggetto. Il 11 dicembre scorso l'arresto di O.M. che ora si trova ai domiciliari nella sua abitazione per atti persecutori.

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