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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Miroslawa: "Vidi i Carretta nel '92 a Praga". Ferdinando: "Sono balle"

La ballerina polacca, accusata di essere stata nel febbraio 1986 la mandante dell'omicidio dell'amante Carlo Mazza, - rivela questo 'incontro' in un libro, 'Peccato'. Ferdinando: "Affermazioni senza alcun fondamento"

Katharina Miroslawa sostiene di aver visto i Carretta nell'estate del '92 a Praga: i due 'gialli' di Parma potrebbero aver avuto in quell'occasione, secondo il suo ricordo, un inaspettato momento di contatto. La ballerina polacca, accusata di essere stata nel febbraio 1986 la mandante dell'omicidio dell'amante Carlo Mazza per intascare una cospicua polizza assicurativa, all'epoca era latitante, condannata pochi mesi prima in appello a 21 anni e mezzo di reclusione. La famiglia Carretta (Giuseppe, la moglie Marta, i figli Ferdinando e Nicola) era scomparsa dalla città emiliana tre anni prima, e dopo presunti avvistamenti anche in paesi esotici; solo nel '98 Ferdinando, scoperto dagli investigatori a Londra, confessò di aver ucciso già il 4 agosto '89 e sepolto in una discarica parmigiana i familiari, i cui resti però non furono mai ritrovati. Miroslawa - anticipa la Gazzetta di Parma - rivela questo 'incontro' in un libro, 'Peccato', che racconta la sua vita e che uscirà a fine mese. "Ero seduta in un bar vicino alla cattedrale di San Vito insieme al mio compagno parmigiano di allora - ricorda l'ex ballerina, che da quando è tornata definitivamente libera, il 25 giugno scorso, vive a Vienna, la città in cui era stata catturata nel 2000 - A un certo punto sentiamo parlare un uomo e una donna dietro di noi.

Ci colpisce l'accento parmigiano, tanto che io mi spavento, sono quasi terrorizzata, perché temo che mi possano riconoscere. Poi i due si alzano e se ne vanno verso la chiesa. A quel punto lo vedo, filmava con la telecamera. Quando mi ha vista sembrava più spaventato di me. Per me era Giuseppe Carretta. La moglie invece non l'ho vista in volto, solo di schiena. E' stato il mio compagno a dirmi: sono i Carretta". "Francamente non so più a cosa credere - commenta Paola Carretta, l'unica zia di Ferdinando ancora in vita - Morirò con il pensiero di dove sono mio fratello, mia cognata e mio nipote. La confessione di Ferdinando è stata ritenuta attendibile dalla giustizia, ma i corpi non sono mai stati trovati dove lui aveva detto. Io vorrei la verità, qualunque essa sia dopo tanti anni". Ferdinando Carretta fu ritenuto dai giudici totalmente incapace al momento del fatto, e dopo anni di ospedale psichiatrico giudiziario dal 2008 è in libertà vigilata.

CARRETTA: 'SONO BALLE'. Mio padre e mia madre a Praga nel '92? Sono balle, affermazioni senza alcun fondamento. Non so perché abbia scritto e detto quelle cose". Ferdinando Carretta, reo confesso a nove anni di distanza dell'omicidio dei genitori e del fratello nell'89 a Parma, replica così all'ex ballerina polacca Katharina Miroslawa che, in un libro sulla sua vita di imminente uscita, sostiene di aver visto i genitori di Carretta (all'epoca si riteneva ancora che la famiglia fosse in fuga) nella capitale ceca, mentre era latitante dopo essere stata condannata perché ritenuta mandante dell'omicidio dell'amante, l'industriale parmigiano Carlo Mazza, ucciso nel 1986. All'epoca - dice Carretta, oggi cinquantenne, alla Gazzetta di Parma - spiegai al giudice "ogni cosa che ricordavo, senza tacere nulla. E tutti mi hanno ritenuto attendibile. Purtroppo le cose sono andate così". Ribadisce di aver ucciso i familiari a colpi di pistola e sepolto i loro corpi, quel 4 agosto di 24 anni fa, nella discarica di Viarolo: "Se mi si chiede perché non sono stati trovati, non so cosa rispondere". Ferdinando Carretta fu giudicato totalmente incapace di intendere e di volere al momento del fatto; dopo anni di ospedale psichiatrico giudiziario, è in libertà vigilata dal 2008 e vive in una comunità terapeutica alle porte di Forlì.

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