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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

"Noi, nell'inferno del terremoto a Montegallo"

La colonna mobile della Protezione Civile di Parma sta allestendo due campi di accoglienza, uno da cento e l'altro da ottanta posti: ecco il loro racconto delle prime fasi di intervento

A Montegallo, ai margini del grande cratere che si è creato in seguito al terremoto che ieri 24 agosto ha sconvolto il Centro Italia con Amatrice, Accumoli e Pescara del Tronto praticamente rase al suolo, provocando -secondo un bilancio non definitivo- 247 morti, è arrivata nella notte del 24 agosto, verso le ore 23 la colonna mobile della Protezione Civile di Parma. "Siamo arrivati alle 11 di sera -ci racconta Stefano Camin, presidente del Comitato delle Organizzazioni di Protezione Civile di Parma- e subito ci siamo messi a lavorare: i quaranta volontari che sono arrivati da Parma nelle zone colpite dal sisma hanno iniziato ad allestire, dalle 23 all'una, due campi di accoglienza per gli sfollati, uno da cento e uno da ottanta posti. I nostri mezzi, ovvero camion, bilici, pulmini, la cucina mobile 'Barilla', sono arrivati nel corso delle due ore. Poi stamattina ci siamo rimessi al lavoro per dare supporto alle popolazioni colpite dal terremoto. A Montegallo non ci sono stati morti, le case sono lesionate ed è attiva un'ordinanza di sgombero, che non permette alle persone di rientrare nelle proprie abitazioni. Noi ci stiamo rapportando con il sindaco e con il vicesindaco per capire quali sono le priorità di intervento".  La colonna mobile arrivata da Parma si è messa in azione: con loto anche gli operatori del 118 dell'Emilia-Romagna che sono al lavoro per assistere le popolazioni di due paesi di circa 2.500 abitanti uno e 500 l'altro.

La colonna mobile di Parma a Montegallo

 

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