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Cronaca Salsomaggiore Terme

Muore a 22 anni di overdose: arrestati i due pusher che gli hanno venduto la droga

I carabinieri di Salsomaggiore hanno arrestato un 32enne e un 49enne

Nei giorni scorsi i carabinieri di Salsomaggiore Terme, coordinati dal pm Fabrizio Pensa, hanno eseguito un'ordinanza cautelare emessa dal Gip nei confronti di due albanesi, un 32enne e un 49enne, accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente nell'ambito delle indagini scattate in seguito alla morte per overdose, poco più di un anno fa, di un 22enne, ospite di una struttura di recupero del posto.

Secondo quanto si apprende, le indagini non avrebbero dato esiti certi rispetto alle cause del decesso: gli inquirenti, infatti, avrebbero identificato i soggetti che hanno ceduto la droga al ragazzo  - eroina e cocaina - tuttavia gli accertamenti autoptici non hanno consentito di chiarire, "in termini di certezza, se la morte sia sopravvenuta a seguito dell'assunzione dell'eroina, della cocaina o dovuta alla combinazione di entrambe le sostanze, per cui l'ipotesi investigativa iniziale (ovvero la morte come conseguenza di altro delitto, nella fattispecie lo spaccio di stupefacenti) non ha potuto trovare concreto conforto". Tuttavia, spiegano gli inquirenti, l'attività investigativa, avviata con l'analisi degli ultimi contatti e frequentazioni della vittima, ha consentito di individuare tre persone che avrebbero gestito, tra Salsomaggiore Terme e Parma, "un loro giro di clienti, dediti al consumo di eroina, ma soprattutto di cocaina".

In particolare, per quanto riguarda i due destinatari dell'ordinanza cautelare è stata ricostruita, nel corso delle indagini, tra ottobre 2019 e marzo del 2020, la vendita di decine di dosi di cocaina, per un corrispettivo tra 60 e 80 euro a dose, con ricavi complessivi stimati pari a circa 20 mila euro. Il 32enne, "a fronte della cessione di 3-4 dosi al giorno", avrebbe maturatoi introiti illeciti pari a circa 15.000 euro"; quanto al 49enne, a fronte di 2-3 dosi al giorno, sono stati calcolati introiti illeciti pari a circa 4.500 auro. Un "complesso e articolato sistema di cessioni - spiegano gli inquirenti - consolidato nel tempo con modalità e tecnica costante", tale "da rendere certamente più grave la complessiva condotta degli indagati". I due arrestati si trovano ora in carcere a Parma. Nei confronti di un terzo soggetto, di nazionalità nigeriana, pur ravvisando "i gravi indizi di colpevolezza", il Gip ha ritenuto insussistenti le esigenze cautelari, considerato che le condotte contestate sono precedenti al suo arresto, avvenuto sempre per droga, e non risulterebbero ulteriori attività illecite successive. (Adnkronos) 

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