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Cronaca

'Ndrangheta, spaccio e mafia cinese. La 'filiera' italiana partiva da Parma, 3 arresti: i boss gestivano oltre una tonnellata di cocaina

Nel parmense in manette due 32enni e un 43enne. In totale 41 misure cautelari, di cui 37 arresti. Cinque milioni di euro riciclati grazie alla criminalità cinese, attraverso investimenti in aziende in Cina e ad Hong Kong. Sequestrati beni per 50 milioni di euro 

Partiva dalla provincia di Parma la 'filiera' italiana dell'organizzazione internazionale legata all'Ndrangheta e in joint venture con la mafia cinese, sgominata dalla guardia di finanza sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna e della Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, che gestiva un maxi traffico internazionale di droga  - cocaina, hashish e marijuana. I boss, da Parma, gestivano oltre una tonnellata di cocaina, più di 1.200 chili. Nella nostra città ci sono stati tre arresti: si tratta di due uomini di 32 anni e di uno di 43 anni, accusati di essere i gestori della droga che arrivava al Sudamerica per conto di un super Boss, Romeo Giuseppe, latitante in Spagna dal 2018 e poi arrestato nel 2021. 

In totale sono state eseguite 41 ordinanze di custodia cautelare: 37 persone si trovano in carcere, 3 agli arresti domiciliari e un obbligo di dimora. Alcuni degli arresti sono stati effettuati nella nostra provincia. La sostanza stupefacente arrivava direttamente dal Sudamerica - grazie alla collaborazione con le organizzazioni criminali colombiane, peruviane, messicane e boliviane - per poi giungere, attraverso i porti di Anversa e Rotterdam, nella nostra provincia e poi tutta Italia. La gestione del mercato italiano era stata affidata infatti affidata ad alcuni calabresi, da anni residenti nel Parmense, ed affiliati alle cosche dell'ndrangheta reggina e crotonese.

Sequestro di droga e soldi in contanti: la guardia di finanza in azione 

La conferenza stampa-4

Da Parma partiva la gestione dello spaccio in tutta Italia: l'organizzazione era in grado di muovere ingenti quantità di droga, più di 1.200 chili di cocaina, 450 chili di hashish e 95 chili di marijuana. I soldi ottenuti con lo spaccio internazionale venivano riciclati, secondo le indagini, dalla mafia cinese: si parla di più di 5 milioni di euro 'investiti' in aziende direttamente in Cina e ad Hong Kong. Nell'ambito dell'operazione sono stati sequestrati beni (immobili, terreni, società e conti bancari) per oltre 50 milioni di euro. 

'Ndrangheta e spaccio di droga, 41 arresti: 3 a Parma

Dal Sudamerica più di una tonnellata di cocaina gestita da Parma: poi lo smistamento in tutta Italia 

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