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Cronaca

'Ndrangheta: maxi sequestro di 13 milioni di euro per Franco Gigliotti

L'imprenditore 53enne, secondo gli inquirenti, ha assunto il ruolo di finanziatore del sodalizio mafioso, mettendo a disposizione le proprie risorse economiche, assumendo persone selezionale dal “direttorio” della cosca

La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Parma hanno eseguito un decreto emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bologna, tradotto in un sequestro di beni mobili, immobili e societari, nonché di conti correnti tutti riconducibili ad un imprenditore 53enne originario della provincia di Crotone, Franco Gigliotti, operante ormai da anni nel territorio della Provincia di Parma in diversi settori della vita produttiva, con interessi prevalenti nell’impiantistica industriale.

Come agiva Gigliotti

Titolare e socio di numerose imprese aventi un ingente volume d’affari, in larga parte radicate in Emilia Romagna, il soggetto, pluripregiudicato, era punto di riferimento della consorteria ‘ndranghetistica cirotana, tanto da divenire ad essa organica. Lo stesso risulta sostanzialmente assumere il ruolo di finanziatore del sodalizio mafioso, mettendo a disposizione dell’organizzazione criminale, per il perseguimento degli interessi del sodalizio, le proprie risorse economiche e attività imprenditoriali, assumendo altresì all’interno delle proprie aziende persone selezionale dal “direttorio” della cosca, ciò anche allo scopo di “proteggere” l’attività imprenditoriale da pressioni eversive di altri clan.

Il sequestro

Il sequestro riguarda diversi e innumerevoli beni, tra i quali una ventina di immobili a Parma, alcuni a Riccione e all’Isola d’Elba, numerosi terreni e immobili a Crucoli (KR), società e quote di partecipazioni societarie, a Parma e in provincia di Crotone, conti correnti bancari, autovetture e motoveicoli per un valore complessivo che supera i 13 milioni di euro. 

L’ingente sequestro è stato realizzato anche con il supporto del Servizio Centrale Anticrimine della Polizia di Stato che ha seguito le operazioni di acquisizione e di materiale presa in possesso dei beni, unitamente alla Divisione Anticrimine della Questura di Parma e al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza, operazioni che sono ancora in corso.

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