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Cronaca piazzale della pace

Notte invisibili, Pane e Vita: "Tenere alta l'attenzione su chi ha perso tutto"

La serata organizzata da Pane e Vita sarà ricca di appuntamenti con stand informativi e consegna di coperte e cibo per gli ospiti privilegiati, i senza fissa dimora di Parma. L'intento sensibilizzare l'attenzione sulla gravità dell'emergenza povertà

"Non avere un posto in cui stare è un'angoscia dell'anima. La città ormai esclude la presenza di chi non ha un posto. Lo stare in strada di Pane e Vita è altro rispetto a trovare una dimora, ma interpreta l'idea di stare con chi un posto non ce l'ha. Oltre al pane, a uova sode e qualche coperta viene data loro anche la legittimazione a stare li, con loro". Queste le parole di Alessandro Bosi, professore di Sociologia, nel corso della conferenza stampa organizzata da Pane e Vita in vista dell'evento a cui l'associazione darà vita sabato 16 novembre a partire dalle 19, la Notte dei senza dimora. Una serata dedicata agli ''invisibili'', nell'intento di sensibilizzare l'attenzione pubblica sulla presenza di un numero crescente di persone senza più una casa e un lavoro. Una situazione allarmante, della quale si conoscono in parte i dati anche grazie al censimento che Pane e Vita realizza parlando con chi si rivolge a loro durante il servizio di unità di strada. Almeno un centinaio le persone in difficoltà secondo Pane e Vita, che diventano oltre 250 a livello provinciale, dati che Luigi Martusciello, presidente dell'associazione, sottolinea con amarezza: "Durante questi sette anni di attività nel sociale, la nostra associazione ha sempre cercato un dialogo con il Comune, ma l'ente e l'assessorato al Welfare in questi anni hanno sempre negato questi dati, sostenendo che la situazione sia sempre sotto controllo e che il servizio fornito dalle istituzioni è completo".

L'intento di Pane e Vita è quello di fare rete, riuscendo a coinvolgere in modo volontario anche medici, psicologi, dentisti, professionisti che possano contribuire ad aiutare i senza fissa dimora nel corso dei servizi di unità di strada, pensando però anche alle famiglie che vivono in condizioni di indigenza. "Tramite il laboratorio famiglia Oltretorrente abbiamo ricevuto tante richieste di aiuto, per pacchi alimentari ma anche materiale didattico per i bambini. Vorremmo trovare il modo di aiutare tutti ma è fondamentale unire le forze per farcela. La nostra priorità più grande però per ora sono i senza fissa dimora, quando questo numero diminuirà aiuteremo di più anche le famiglie. Ci sono almeno una ventina di persone che dormono nella sala d'aspetto della stazione e che una volta che alle 2 del mattino viene chiusa vengono sbattuti fuori e sono costretti a dormire sul binario 7,che di notte non è attivo. C'è chi dorme in casolari abbandonati, o chi cerca riparo in Pilotta. Non si può restare indifferenti a tutto questo e anche attraverso questa serata vogliamo far capire ai cittadini la gravità dell'emergenza qui a Parma".

IL PROGRAMMA - Un programma ricco, tanti gli eventi in programma, dopo la presentazione della serata in piazzale della Pace, e i saluti da esponenti di Comune e Provincia che patrocinano l'iniziativa, lo spettacolo Kappuccetto rosso ovvero storia di una ribellione di Anticorpi Teatri. Musica con gli Amara-mente, Willy Chiompi Love percussioni, Jam africa, ma anche artisti di strada, iocolieri e burattinai e vari stand tra cui uno dedicato alla raccolta di sciarpe, guanti, cappelli, sacchi a pelo e coperte da distribuire ai senza tetto e la tenda berbera per gustare il tea marocchino. L'intento è quello di sensibilizzare sull'importanza della solidarietà da parte della comunità per contrastare quell'indifferenza che grava ulteriormente su chi ha perso tutto. In tal senso si susseguiranno anche gli interventi di Alessandro Bosi, Università di Sociologia, Luigi Battei, Casa editrice Battei e del regista Gianluca Menta. Far conoscere l'associazione e le persone che aiuta l'obiettivo dell'iniziativa voluta e organizzata interamente da Pane e Vita Onlus, che si avvale della collaborazione dell'associazione Avvocato di Strada Parma, Comunità Sant'Egidio, San Cristoforo Onlus, Dipartimento di Arti, Lettere, Storia e Società dell'Università di Parma, Casa editrice Battei, Pro loco Salsomaggiore, Croce Rossa, Fuori Orario, Copy & Press,Amadei Vini, Amara-mente, I fiori di Cri e Belsoma Rifugio. Tra le speranze dell'associazione, oltre a un'affluenza numerosa anche per manifestare un sostegno non solo materiale ma anche simbolico, quello di pensare a nuovi progetti di inclusione sociale, tra cui quello di estendere le attività dell'unità di strada anche in altre realtà con la presenza di un numero crescente di nuove povertà come Fidenza e Salsomaggiore. Importante anche la presenza dell'associazione Avvocato di Strada che ormai è attiva già da sei mesi nella realtà parmigiana per aiutare chi non ha più un luogo in cui vivere anche dal punto di vista legale. "Siamo lieti di aderire a questo evento - sottolinea Serena Piro, responsabile della sede parmigiana dell'associazione -, è importante portare all'attenzione della gente un problema che è reale solo per chi lo vive ma che non esiste per chi non riesce a vederlo. Per noi è un'occasione in più per creare un contatto diretto con i senza fissa dimora e far capire loro che c'è una tutela legale gratuita oltre a un sostegno per migliorare la loro qualità di vita".


 

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