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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

La diatriba Nuovi Consumatori-Municipale arriva in Parlamento

Verbale di identificazione al presidente Greci. Dambruoso, Benamati, Maestri, Romanini e Pagliari hanno presentato un'interrogazione alla Camera e al Senato per conoscere quali misure il Ministro intenda adottare "per accertare il prima possibile la fondatezza delle notizie stampa e, in caso affermativo, per sanzionare tali condotte illecite"

Arriva persino in Parlamento la diatriba tra Movimento Nuovi Consumatori e polizia Municpale di Parma che lo scorso 16 maggio avrebbe notificato al presidente dell'Associazione, Filippo Greci e l'ex presidente dei Giudici di Pace di Parma, Ciriaco Colella e del direttore del quotidiano online ParmaDaily.it Andrea Marsiletti un verbale di identificazione con contestuale nomina del difensore per il reato previsto dall’articolo 167 della legge 196/2003, ossia trattamento illecito dei dati personali, cioè violazione della privacy, probabilmente per la pubblicazione dei dati del Pra relativamente alle auto di alcuni assessori. 

I parlamentari Dambruoso - questore della Camera - Benamati, Maestri, Romanini e Pagliari hanno presentato un'interrogazione alla Camera e al Senato per conoscere quali misure il Ministro intenda adottare “per accertare il prima possibile la fondatezza delle notizia stampa e, in caso affermativo, per sanzionare tali condotte illecite”.

Nei giorni scorsi Greci ha comunicato di aver depositato una querela-denuncia contro ignoti della polizia municipale per abuso d'ufficio, tentata estorsione, calunnia e falso ideologico. L'indagine a suo carico sarebbe – secondo il Movimento - partita direttamente dalla polizia municipale alla vigilia della conferenza stampa del Movimento Nuovi Consumatori sui rimborsi del comandante di Parma Gaetano Noè.
Tale atto - a detta del Movimento - non sarebbe stato notificato sulla base di un necessario impulso della Procura della Repubblica di Parma, essendo privo del numero di iscrizione dell'indagine penale e dell'Autorità procedente.

“Se così fosse – spiega il Movimento in un comunicato stampa - la rilevanza e la gravità dei fatti menzionati sarebbero indiscutibili a partire dal profilo penale se si considera che agli "indagati" sarebbe contestata la diffusione dei dati anagrafici di tre Amministratori del Comune di Parma avvenuta nel contesto della loro denunzia dell'archiviazione, richiesta (e ottenuta) dal Comandante dei VV. UU. Di Parma, per "buona fede non colposa" di multe a carico degli stessi Amministratori.

Come, infatti, a fronte di un reato perseguibile a querela di parte, può giustificarsi, in assenza dell'impulso dell'autorità giudiziaria, la notificazione di "Verbale di identificazione - Dichiarazione/elezione di domicilio Nomina del difensore - Informazione sul diritto di difesa della persona nei cui confronti vengono svolte le indagini" ad opera della Polizia Municipale? In ragione di ciò, i parlamentari con la suddetta interrogazione, hanno richiesto un intervento del Ministro della Giustizia in considerazione della rilevanza e della gravità dei fatti menzionati, "ove questi rispondessero al vero", configurandosi una inammissibile assunzione di iniziative di competenza della Autorità giudiziaria”.

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