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Cronaca

Nuovo Dpcm entro il 9 novembre: stretta sulla attività commerciali e gli spostamenti interregionali

Ecco tutte le possibili novità

Giuseppe Conte è al lavoro su un nuovo Dpcm che sarà pubblicato la prossima settimana entro il 9 novembre e che porterà ulteriori restrizioni nella vita sociale per evitare il lockdown totale, ovviamente anche per quanto riguarda Parma e provincia. Il presidente del Consiglio predisporrà una ulteriore stretta con chiusure delle attività commerciali, ulteriori incentivi allo smart working nel pubblico e nel privato e paletti per gli spostamenti interregionali, probabilmente con il ricorso all'autocertificazione. 

E' in arrivo quindi un nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri entro il 9 novembre con due opzioni sul tavolo: la prima è quella più drastica ovvero chiudere tutto per almeno un mese lasciando aperte soltanto le fabbriche, le scuole materne e quelle elementari e i negozi dei generi di prima necessità rendendo possibile muoversi da casa se non per motivi validi e validati con l'autocertificazione; sarebbe una situazione molto vicina al lockdown totale; la seconda prevede invece chiusure a livello regionale e comunale, incentivi allo smart working nel pubblico e nel privato e paletti per gli spostamenti interregionali, sempre con l'autocertificazione;

Potrebbe trattarsi di una limitazione ulteriore alle attività commerciali (totale o oraria), un’ulteriore spinta verso lo smart working, forse anche il ritorno all’autocertificazione e ulteriori paletti agli spostamenti interregionali. Si vedrà. L’idea di Palazzo Chigi, però, resta quella di evitare la chiusura delle scuole medie ed elementari.

Il premier ora ha davanti tre opzioni che rappresentano tre diverse proposte di restrizioni: la prima sono i lockdown territoriali, limitati ai centri urbani più in crisi: a prima vista sembra semplice, in realtà si tratterebbe di chiudere grandi città come Milano, Napoli, Torino e Roma; la seconda restrizione è la chiusura dei confini regionali; la terza è la chiusura di tutte le scuole con l'estensione della didattica a distanza a ogni tipo di istituto. Se a queste restrizioni si aggiunge il divieto di mobilità e la chiusura delle attività essenziali si preconizza un nuovo lockdown in Italia.

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