Omicidio Gobbi, l'accusa chiede 20 anni per Luciano Bonazzoli
Durante il processo per l'omicidio dell'uomo ritrovato al Centro Torri sono stati chiesti dall'accusa 20 anni a Luciano Bonazzoli, accusato di aver premeditato il delitto del cognato
Giorgio Gobbi vittima dell'omicidio, secondo l'accusa premeditato, da parte del presunto assassino Luciano Bonazzoli di Gottolengo (Bs) fu ritrovato nel parcheggio del Centro Torri la mattina del 5 dicembre 2015 nel bagagliaio del suo fuoristrada. Nella sua ditta di Viadana il cognato Luciano Bonazzoli, secondo l'accusa, gli sparò un paio di colpi di fucile e con un complice lo trasportò nella sua auto fino a Parma dove poi fu ritrovato.
OMICIDIO GOBBI: LE SEQUENZE DOPO L'UCCISIONE
Movente del delitto una cospiqua somma di denaro - 150 mila euro- che Bonazzoli avrebbe dovuto restituire da tempo al cognato che già lo aveva minacciato per il ritardo. L'assassino ha confessato di aver deciso di uccidere l'imprenditore Gobbi per la paura di ritorsioni in quanto il cognato aveva amicizie con esponenti 'ndranghetisti. L'udienza preliminare è in corso di svoglimento a Mantova dove Bonazzoli ha chiesto il rito abbreviato. Il complice Roberto Infante, che avrebbe guidato l'autovettura fino a Parma, ha invece richiesto il rito ordinario. Si attende la sentenza per marzo.