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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Cittadella / Via Giuseppe Rondizzoni

Feminicidio di Michelle: il fidanzato Alberto Muños resta in carcere

Resta in carcere Alberto Muños, il 21enne ecuadoregno accusato dell'omicidio di Michelle Campos. Lo ha deciso il gip del tribunale di Monza Anna Magelli dopo l'interrogatorio di garanzia in carcere

Resta in carcere Alberto Muños, il 21enne ecuadoregno accusato dell'omicidio di Michelle Campos, la ventenne di origine peruviane uccisa martedì nella sua casa di Parma in via Rondizzoni, 4. Lo ha deciso il gip del tribunale di Monza Anna Magelli dopo l'interrogatorio di garanzia in carcere. Alberto Muños si è avvalso della facoltà di non rispondere. 

Il giovane, accusato di omicidio volontario, è stato infatti sentito nella casa circondariale di Monza dove è stato trasportato dalla polizia dopo l'arresto, nella notte fra martedì e mercoledì, nella sua abitazione alle porte di Milano. Le indagini sono coordinate dal pm della Procura di Parma Paola Dal Monte, che affiderà nelle prossime ore l'incarico per l'esame autoptico sul corpo della ragazza. La giovane è stata uccisa da alcuni colpi alla testa inferti, secondo gli inquirenti, con un martello da Alberto Munos, fidanzato di Michelle, e poi il suo corpo, avvolto in un lenzuolo, nascosto sotto il letto. 

TRAGEDIA IN VIA RONDIZZONI: UCCIDE A MARTELLATE LA FIDANZATA 

I SOSPETTI SU ALBERTO. Sono stati i vicini a chiamare la Polizia allertati dalla madre Vittoria distrutta dal dolore dopo aver scoperto il corpo esanime di sua figlia. I sospetti ricadono tutti sul fidanzato di Michelle. Un vicino di casa racconta di aver visto quasi quotidianamente il giovane entrare e uscire dall'abitazione, ha notato in lui atteggiamenti sospetti riconoscendo in particolare chiari segni di una dipendenza da droghe, segnali che è riuscito a cogliere anche grazie alla sua esperienza in un centro di aiuto per famiglie con figli che soffrono da dipendenza da stupefacenti. Il vicino ha riferito anche di aver trovato per terra nel piccolo cortile due siringhe gettate dalla finestra dell'appartamento della vittima. "Mi è dispiaciuto darle questo dolore, ma ho sentito di dover dire a Vittoria che il ragazzo di sua figlia è una persona pericolosa, le ho detto che credo si droghi e che non dovrebbe farlo più entrare in casa".

Sempre grazie alle testimonianze fornite dai vicini di casa, emerge anche un episodio nel quale la madre della vittima avrebbe mandato via di casa il fidanzato della ragazza uccisa. Nonostante ciò, probabilmente la giovane sperava che i rapporti proseguissero ed è stata lei probabilmente ad aprire la porta al suo assassino“

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