Omicidio Reggio Emilia, il parmigiano arrestato ha ucciso per gelosia
Mirko, 24 enne rappresentante commerciale di Parma, dopo il delitto si è lavato le mani in una fontana del parco. E' il figlio di Alessia Della Pia, uccisa il 5 dicembre 2015. Denunciato da un'altra ex compagna parmigiana nel 2020
Chissà cosa avrà pensato Mirko Genco mentre stava per togliere la vita con un folle gesto a Juana Cecilia Hazana Loayza, la 34enne peruviana sgozzata al parco pubblico in via Patti a Reggio Emilia.
Chissà se ha avuto tempo di pensare che il 5 dicembre del 2015, sua madre Alessia Dalla Pia, è morta per mano di un altro assassino, condividendo lo stesso destino atroce che lui ha inflitto alla 34enne sudamericana.
I fatti risalgono a sei anni fa, quando Mohammed Jella, tunisino che ha prima picchiato poi ucciso quella che era sua madre trovata senza vita in via Bersaglieri, ha posto fine alla vita dell’allora 39enne seguita dai servizi sociali. Il suo corpo era stato trovato nell’androne di casa, senza vita.
Come quello di Juana Cecilia, morta a 34 anni per mano di Mirko Genco. Un gesto premeditato, probabilmente visto e rivisto nella testa dell’assassino, che ha confessato dopo 4 ore di interrogatorio. E’ stato bloccato dai carabinieri in via Pezzani, mentre vendeva contratti di utenza domestica, come se fosse una normale giornata di lavoro. Il 24enne, dopo aver commesso l’omicidio, si sarebbe lavato le mani in una fontana del parco, prima di allontanarsi come se nulla fosse e cominciare la sua giornata di lavoro.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti Genco avrebbe trovato la 34enne in un locale del centro di Reggio Emilia. Dopo averla vista avrebbe deciso di seguirla mentre lei, al termine della serata, stava tornando verso casa.
Nel giardino pubblico di via Patti, vicino all'ex polveriera - poco distante dall'abitazione della vittima - l'avrebbe aggredita, tentando prima di strangolarla e poi accoltellandola in diverse parti del corpo. Uno dei colpi ha raggiunto la gola. L'assassino ha usato un coltello da cucina, trovato, ancora sporco di sangue, poco distante dal cadavere della donna.
Il sospetto è caduto subito sull'ex compagno, che la perseguitava da mesi ed era anche stato arrestato, due volte, per gli atti persecutori contro Juana. L'attenzione degli inquirenti si sta concentrando sull'ossessione che aveva per questa ragazza, l'ipotesi della gelosia è quella predominante, ma non si escludono altre ipotesi. Genco aveva patteggiato non più tardi due settimane fa due anni con pena sospesa, iniziando un percorso di riabilitazione in un centro Ausl di Parma, secondo quanto previsto dal Codice rosso: aveva iniziato i colloqui con un psicologo, per allontanare l’ossessione che nutriva nei confronti della 34enne Juana.
E’ la quarta donna uccisa in Regione negli ultimi 5 giorni, la 103esima in un anno. Numeri che fanno riflettere.